Esclusive per gli abbonati
Newsletters
About
UU è una rivista di sport fondata a luglio del 2013, da ottobre 2022 è indipendente e si sostiene grazie agli abbonamenti dei suoi lettori
Segui UltimoUomo
Cookie policy
Preferenze
→ UU Srls - Via Parigi 11 00185 Roma - P. IVA 14451341003 - ISSN 2974-5217.
Menu
Articolo
(di)
Giorgio Remuzzi
L’atlante delle rovesciate
09 mar 2021
09 mar 2021
Se pensate che le rovesciate siano tutte uguali, vi sbagliate di grosso.
(di)
Giorgio Remuzzi
(foto)
Dark mode
(ON)

L’atlante delle rovesciate è stato pensato per aiutarvi a usare la definizione corretta quando vi trovate davanti a qualcuno che sbilancia il corpo all’indietro per colpire il pallone sopra la testa – che sia in televisione, al campetto con gli amici, o che siate voi gli esecutori. Magari vi limitate a usare il termine “rovesciata” per tutto, non sapendo che (a oggi) ne esistono quindici tipi diversi, con nomi e origini differenti.

 

L’obiettivo di questo atlante è quindi di offrire a chi legge gli strumenti necessari per catalogare le diverse tipologie di rovesciate, ma anche rendere giustizia a chi le ha eseguite. Nel calcio esistono tante giocate straordinarie che richiedono istinto, velocità di esecuzione e creatività - passaggi filtranti, tunnel, sombreri, veroniche – ma la giocata che più di tutte scatena l’entusiasmo della gente, per difficoltà di esecuzione e spettacolarità, è la rovesciata.

 

Questo tiro speciale, perché alla fine è un tiro, arriva dal Sud America, come ci suggeriscono i nomi che venivano utilizzati per definirlo:

. Lo scrittore Eduardo Galeano, in

afferma che la prima rovesciata venne avvistata allo stadio El Morro Di Talcahuano, messa in scena da Ramon Unzaga. Era il 1914. Da quel giorno in poi, ogni bambino con il sogno di giocare a pallone passerà la propria infanzia a provare la rovesciata sul lettone dei genitori. Oppure

nel proprio giardino come si racconta nel film autobiografico su Pelé.

 

La provenienza ai limiti del magico rende ancora più epico questo colpo e il fatto che sia nato nell’emisfero sud fortifica la tesi che in questa giocata il “sotto” diventi “sopra”, almeno per noi che stiamo nell’emisfero nord. Per fare una rovesciata bisogna cambiare la prospettiva sul mondo: guardarlo al contrario, con la testa in basso e i piedi in alto. La stessa sensazione che si prova osservando le stelle a sud dell’equatore: la croce del Sud è sempre stata lì, anche se da dove stavamo prima non la vedevamo. Per scorgerla abbiamo dovuto allontanarci dall’ordinario, lasciandoci guidare dall’istinto e rovesciando la nostra prospettiva.

 

Raccontare quanti e quali tipi di rovesciate esistano non è semplice, perché la rovesciata non è un gesto che può essere inserito all’interno di uno schema, ma è il frutto dell’istinto di chi la esegue. Ogni rovesciata può essere diversa in potenza. Per analizzarla bisogna partire dal presupposto che non è un gesto tecnico come gli altri: la rovesciata è un modo di pensare non convenzionale, è una sfida alla gravità, un corpo sospeso nello spazio e nel tempo.

 

Come tutte le idee, anche la rovesciata è fatta di sfumature. Io ne ho raccolte quindici, ma niente è immobile, figuratevi la rovesciata.

 

Attiva modalità lettura
Attiva modalità lettura