La 32.esima giornata di Serie A si è conclusa con il risultato più assurdo del campionato, forse uno dei più assurdi degli ultimi anni. L’Atalanta ha pareggiato 0-0 contro l’Empoli dopo aver prodotto 47 tiri e aver centrato lo specchio in 18 occasioni, mandando in tilt i modelli di Expected Goals e facendo segnare alcuni record. Da quando Opta raccoglie i dati, cioè dalla stagione 2004/05, in Serie A nessuna squadra aveva mai tirato 47 volte in una partita; rappresentano un primato anche le 17 parate compiute dal portiere dell’Empoli, Bartlomiej Dragowski. Bisogna invece risalire al 7-0 della Roma al Catania nel novembre del 2006 per ritrovare un’altra squadra capace di tirare in porta 18 volte.
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L’Atalanta ha prodotto 5,7 xG, ovvero ha creato occasioni che normalmente avrebbero portato a segnare circa 6 gol.
Esclusi Gosens e Palomino, l’Atalanta ha mandato al tiro almeno una volta tutti i giocatori di movimento. A dominare in questo senso è stato il tridente offensivo: Gómez, Zapata e Ilicic hanno tirato in tutto 24 volte, ma sono notevoli anche le 10 conclusioni accumulate da Hateboer e Mancini, ovvero l’esterno e il difensore centrale della fascia destra.Il baricentro molto alto, a 60 metri, e le posizioni medie particolarmente avanzate, con il solo Palomino all’interno della sua metà campo, aiutano a definire ancora meglio quanto sia stata dominante la prestazione dell’Atalanta, che ha schiacciato l’Empoli praticamente per tutta la partita (alla fine del primo tempo i nerazzurri avevano già centrato lo specchio in 7 occasioni, un altro record in questo campionato) e non ha concesso quasi nulla. La squadra di Aurelio Andreazzoli ha tirato in tutto tre volte e in una sola occasione ha centrato lo specchio, con Diego Farias al terzo minuto.
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Le posizioni di Mancini e Masiello sono a ridosso della linea di metà campo, Gómez domina per palloni giocati unendo le due catene di fascia.
Che la partita, nonostante l’andamento così chiaro, sia finita 0-0, facendo scivolare l’Atalanta al sesto posto e regalando all’Empoli un punto insperato nella lotta per la salvezza, solleva diverse questioni. Innanzitutto, com’è stato possibile? E come valutare la prestazione dell’Atalanta, e quella dell’Empoli? Cosa dice questo risultato sui modelli di xG?A determinare lo 0-0 sono state quelle casualità di cui si compone una partita e che i modelli di xG non possono calcolare. La prestazione eccezionale di Dragowski e l’imprecisione dei giocatori dell’Atalanta, le loro scelte e le loro esecuzioni sbagliate, magari per un rimbalzo strano della palla o per un movimento eseguito con un attimo di ritardo o di anticipo.I modelli di xG non puntano a ridurre la complessità di una partita e non hanno l’ambizione di prevedere con esattezza il risultato, ma sono un strumento utile per valutare la prestazione di una squadra o di un giocatore. In questo caso gli xG mostrano che l’Atalanta ha creato molto, e ha avuto molte grandi occasioni, e che la sua fase offensiva continua a essere una delle migliori e più organizzate del campionato. Certo, il fatto che non abbia segnato non è un dettaglio ma forse mai come stavolta lo 0-0 è davvero una casualità. È difficile immaginare che l’Atalanta non ricaverà nulla da un’altra prestazione così dominante.Gasperini ha detto che a tratti la partita è stata un’esercitazione della fase offensiva, e in effetti l’Atalanta ha fornito molti esempi su come si creano spazi e si attacca contro una squadra che si difende bassa. Qui sotto ho scelto i più significativi.