Dal minuto 3:02 a 3:44. «C’è stato un cambio di prospettiva nella seconda parte della mia carriera. La mia felicità non dipendeva dai risultati e il successo per me è sapere di aver dato tutto il possibile. Sono completa, sono felice e so quanto lavoro ci vuole per portare il meglio di te là fuori. L’ho detto alla mia squadra tante volte: non ho più questo in me, non più. Non ho la forza fisica, la volontà emotiva e tutto quello che serve per sfidare te stessa al massimo».
Fin dalle prime battute della partita, Ash è stata chiamata al controllo. Sul 30-0 del terzo game, come sul 30-15 del quinto, l’equilibrio che ha mantenuto a rete è stato esemplare di uno stato mentale invidiabile, che le ha permesso di togliersi dai problemi sempre nel modo migliore possibile.