
Quando il Sassuolo è retrocesso in Serie B ci si chiedeva che peso avrebbero avuto quei giocatori che nella sua rosa parevano decisamente fuori scala per la categoria. Almeno tra quelli che sarebbero rimasti. Armand Laurienté era uno di loro. In estate è stato accostato a squadre che giocavano le coppe europee: Lazio, Bologna, Olympique Marsiglia, Fenerbahce, Lille. Alla fine è rimasto al Sassuolo e l’impatto con la Serie B è stato forse più lento del previsto. Le categorie possono essere diverse tra loro per caratteristiche e Laurienté non ha capito subito come avrebbe dovuto muoversi. Soprattutto nella seconda parte dell’anno, però, il suo impatto è stato devastante.
Vince il premio di Calciatore del mese AIC con 3 gol segnati in quattro partite nel mese di aprile, che ha certificato la promozione del Sassuolo in Serie A.
Contro il Cesena, ha segnato due gol e sarebbero potuti essere quattro. A sinistra, rappresenta il lato della finalizzazione del Sassuolo, laddove a destra Berardi rappresenta il lato forte insieme a Toljan. Quando il Sassuolo è in vantaggio, poi, la sua velocità contro le linee difensive alte è difficile da gestire. Negli ultimi metri non è mai stato un giocatore particolarmente incisivo e preciso, ma in questa stagione ha già segnato 18 gol ed è sempre chirurgico nelle scelte e nelle esecuzioni negli ultimi metri.
La metà dei suoi tiri è in porta e ogni 4 tiri fa gol. È il calciatore più in overperformance di tutto il campionato, cioè quello che segna più di gol di quanti dovrebbe secondo il modello degli Expected Goals, e in questo momento anche il capocannoniere del campionato. Al tabellino si aggiungono anche 5 assist. Mentre sgomma fra i difensori, i tifosi del Sassuolo gli cantano un coro che fa così: «Che velocità E che dribbling che fa Non lo riesci a fermare Non lo vedi passar Eh Lo vedi che fa Segna più di Mbappe e Drogba Si chiama LAURIENTE».