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Alphadjo Cisse è il Calciatore del mese AIC di ottobre in Serie B
11 nov 2025
Il trequartista del Catanzaro vale da solo il prezzo del biglietto.
(articolo)
3 min
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IMAGO / NurPhoto
(copertina) IMAGO / NurPhoto
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Negli ultimi dieci giorni, la situazione del Catanzaro all’interno del campionato di Serie B sembra essere cambiata in maniera radicale. Da squadra che lambiva pericolosamente i playout, i giallorossi hanno trovato tre vittorie di fila che hanno permesso loro di balzare in zona playoff. Tra l’inizio a singhiozzo della squadra di Aquilani e la risalita di questi giorni, la certezza più grande per i calabresi è stata soprattutto una: Alphadjo Cisse (cognome piano, da pronunciare con l'accento sulla 'i', ha detto lui).

All’inizio, il trequartista con il numero ottanta ha mantenuto la barra dritta quando la squadra sembrava non avere una direzione precisa. Poi, dalla gara col Palermo, i suoi gol sono serviti a invertire l’inerzia, e dare finalmente nuove prospettive ai suoi.

Cisse è la grande sorpresa di questo inizio di campionato e non è stato solo il miglior giocatore del mese di ottobre – con 3 gol contro Monza, Palermo e Mantova – ma in generale uno dei calciatori più brillanti di questa prima parte di Serie B.

Giunto a Catanzaro in estate in prestito dall’Hellas Verona, il suo arrivo era passato un po’ in secondo piano, vista la campagna acquisti dei giallorossi, che sulla trequarti si erano assicurati dapprima un talento come Liberali e poi un numero dieci di indiscutibile qualità come Rémi Oudin.

Non appena Cisse si è preso una maglia da titolare, però, è apparso chiaro a tutti chi fosse l’unico giocatore imprescindibile, insieme al capitano Iemmello, per i giallorossi.

Classe 2006, nativo di Treviso e originario della Guinea, convocato in Under 21 da Baldini, Cisse a Catanzaro inizialmente partiva da mezzapunta sinistra di un 3-4-2-1, la sua posizione ideale probabilmente. Poi, però, per questioni di equilibrio, Aquilani ha variato sistema, inserendo un centrocampista al posto di un trequartista. Cisse in questo modo è rimasto l’unico vero rifinitore dietro Iemmello. Contro il Palermo ciò lo ha costretto spesso a ricevere di spalle e un po’ isolato, ma lui non ne ha risentito troppo e ha trovato il gol della vittoria che ha finalmente stappato la stagione del Catanzaro. Da lì, anche i suoi compagni hanno iniziato a salire di livello. Cisse, però, è continuato a sembrare un giocatore fuori scala.

Quando si abbassa a ricevere palla, pressarlo per i giocatori della Serie B è inutile, perché con i controlli orientati e i movimenti del bacino riesce a girarsi in un fazzoletto e spezzare le caviglie di chi lo aggredisce. Una volta partito in conduzione, non è un velocista ma è pulitissimo nel tocco e usa il corpo per mandare fuori strada gli avversari. Che sia nello stretto a con un po’ più di spazio, il suo controllo palla è capillare.

A questo si aggiunge il fatto di essere un giocatore estremamente virtuoso, a cui piace cercare veroniche, colpi di tacco e preziosismi vari. Senza dimenticare doti balistiche che ne rendono estremamente concreto il repertorio, non solo bello da vedere.

La sublimazione del suo talento è stata la gara contro il Mantova. Dopo un primo tempo complicato, chiuso in svantaggio, Cisse ha preso in mano la partita. Prima, con una scodata, ha superato la pressione degli avversari, si è spalancato il campo per la conduzione e ha propiziato il cross di Favasuli, che si è convertito nell’autogol dell’1-1. Poi ha ricevuto sul vertice sinistro dell’area e ha piazzato una palombella morbidissima sotto l’incrocio del secondo palo.

Senza Cisse il Catanzaro avrebbe fatto molta più fatica in questi primi mesi. E forse è anche il carico di responsabilità che ama prendersi che l’ha indotto all’errore contro il Venezia: una palla persa a metà campo che ha dato il la all’azione del gol di Yeboah. Un sintomo del fatto che Cisse vuole toccare più palloni possibile, liberandosene solo quando è necessario, e che a volte lo porta a eccedere con i tocchi. In ogni caso, difettucci da limare in futuro, e che scompaiono al cospetto del suo talento. Alphadjo Cisse, oggi, è uno delle migliori speranze del calcio italiano.

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