È passato poco più di un anno da quando Gareth Bale ha segnato uno dei gol più belli della storia delle finali di Champions League, con una rovesciata che riusciva ancora a riassumere la sua eccezionalità atletica. Uno dei pochi gol che è in grado di competere con un altro grande gol segnato in una finale di Champions, e cioè quello realizzato dal suo attuale allenatore, Zinedine Zidane, con una mezza rovesciata segnata facendo perno sul piede destro, ruotando come una ballerina sul carillon. È stato proprio Zidane, dopo mesi di guerra fredda, a mettere sul mercato Bale formulando una frase ormai diventata celebre: «Se va via domani è meglio per tutti».
I giornalisti da Madrid dicono che Florentino abbia deciso di assecondare il suo allenatore e abbia chiesto all’agente di Bale (Jonathan Barnett) di portare offerte tangibili per far andare via il suo giocatore e chiudere la questione in poche settimane, escludendo quindi l’opzione del prestito. Da quel momento però l’unica certa è stata quella arrivata dal Jiangsu Suning, un trasferimento che è sembrato sicuro per un momento ma che poi è morto in una notte. Il calciatore aveva accettato l’offerta cinese, ma dal canto suo Florentino non era convinto di lasciarlo andare gratuitamente, dato che il Jiangsu era disposto a pagare solo l’ingaggio del giocatore senza alcun esborso per il cartellino. Del resto Bale era stato il giocatore più pagato della storia del Real Madrid con 100 milioni di euro nel 2013.
Come è stato possibile arrivare in così poco tempo al punto di pensare di svendere un giocatore così eccezionale e decisivo?
In questi anni la capacità di fare la giocata giusta non è venuta meno a Bale. Forse a causa dei ripetuti infortuni al polpaccio, o forse per una struttura fisica che si è fatta col tempo troppo pesante, nell’ultimo biennio si è notata una drastica riduzione nella velocità dei gesti in spazi ristretti. Bale mantiene la stessa potenza nell’allungo, ma in spazi più stretti risulta più macchinoso, portando la sua tecnica in velocità ad essere quindi meno efficace.
Vista l’età (30 anni), forse il miglior Bale non lo vedremo più, questo non significa però che quello attuale non sia comunque un giocatore di altissimo livello, in grado di fare la differenza anche solo per via della sua tecnica di calcio e della varietà di soluzioni a disposizione. Se la domanda è “a chi serve il Bale attuale” la risposta non può che essere “praticamente a tutti”. Si contano sulle dita di una mano le squadre che possono dire di avere un reparto offensivo che non ne uscirebbe migliorato con Bale titolare (paradossalmente tra queste non c’è il Real Madrid, ma ad esempio il Liverpool, il City, il Barcellona, e il PSG). Se però ci aggiungiamo il vero fattore che sta pesando sul trasferimento di Bale, e cioè l’ingaggio, allora il discorso cambia.
Con i vari bonus raggiunti negli anni di successi col Real Madrid il suo stipendio è arrivato a 30 milioni lordi a stagione (un contratto che scade nel 2022). Questa cifra significa che verosimilmente per meno di 14-15 milioni netti a stagione difficilmente lo si convince a muoversi da Madrid. Proprio lo stipendio, più che il suo valore in campo, è la grande discriminante quando si vuole ragionare sul futuro di Bale. Il gallese è stato accusato di passare più tempo tra i campi da golf fuori Madrid e la casa a Cardiff che al Bernabeu e nulla fa pensare che non gli andrebbe bene continuare così almeno un altro anno. Anche perché visto da fuori Bale non sembra una persona ossessionata dal calcio e che smania per tornare subito protagonista in campo. D’altra parte, ha già vinto abbastanza a Madrid per poter considerare la sua carriera comunque un successo.
😱 This acrobatic goal…
😎 Gareth Bale 👏👏👏#UCL @realmadrid @GarethBale11 pic.twitter.com/ZLcHUBxvk1
— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) April 3, 2019
Proprio il contratto esclude di netto tantissime squadre che pure naturalmente sarebbero da accostare ad un giocatore del livello di Bale, come ad esempio la Juventus, che troverebbe in Bale il perfetto l’esterno di fascia opposta a Cristiano Ronaldo (lo sappiamo perché lo abbiamo già visto) ma che si trova teoricamente impossibilitata ad aggiungere un contratto del genere all’attuale monte ingaggi. Sono in sostanza da escludere quindi tutte le squadre che non hanno introiti sufficienti per sostenere il suo ingaggio, e quindi anche opzioni romantiche come il Cardiff o affascinanti come il Beşiktaş. Volendo ragionare su a chi serva uno come Bale, ma che immaginano possa pagare i 14-15 milioni a stagione che chiede allora la rosa si restringe a sei squadre (sarebbero state sette ma la Cina è tramontata prima ancora di iniziare), che non abbiamo qui ordinato in modo specifico.