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Christopher Robert Holter
10 talenti da seguire in Eredivisie
30 set 2016
30 set 2016
Consigli per gli acquisti.
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Christopher Robert Holter
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L’Eredivisie, oltre che un campionato spettacolare e imprevedibile, è anche, soprattutto, un grande serbatoio di giovani. Il campionato olandese può rappresentare un buon trampolino di lancio verso squadre con traguardi più ambiziosi: Spagna, Germania, Inghilterra e, negli ultimi anni (Roma e Lazio in testa, ma anche il Napoli) anche l’Italia.

 

In una realtà calcistica ben diversa da quella delle cifre astronomiche a cui siamo abituati, sempre più spesso le squadre che giocano nei Paesi Bassi hanno iniziato a investire sul proprio settore giovanile, ancora di salvataggio in un sistema-calcio alla deriva.

 

Varkenoord, Toekomst, Herdgang sono i settori giovanili più famosi (rispettivamente di Feyenoord, Ajax e PSV) d’Olanda e del mondo. Le altre società, sicuramente più piccole e con investimenti meno importanti, non sono da meno: scouting e crescita in casa dei propri talenti sono le uniche vie, così si decide di lavorare tanto con i giovani, favorendo le migliori condizioni per farli esplodere, magari quando vestiranno un’altra maglia.

 

Se alcuni giocatori devono solo confermarsi dopo una buona stagione, altri sono appena arrivati ai margini della prima squadra e lotteranno per guadagnare più attenzione e visibilità. Ecco una lista di giocatori che non sono solo promesse, ma calciatori in grado di avere un forte impatto sul campionato.

 

 



 

https://www.youtube.com/watch?v=DsQa6OHcKTA

 

L’esigenza del Napoli di trovare un immediato rimpiazzo per Higuain non solo ha fruttato alle casse dell’Ajax un entrata di oltre 30 milioni di euro, ma ha anche costretto Peter Bosz, nuovo tecnico, a lanciare immediatamente nella mischia questo ragazzino, arrivato nell’estate del 2015 dalle giovanili del Silkeborg IF (

una foto su Instagram mentre chiacchiera con Schone durante il ritiro estivo in Austria).

 

Su Dolberg ha puntato forte, prima di tutti, John Steen Olsen, da oltre vent’anni responsabile del settore dello scouting dell’Ajax in Scandinavia, che in passato aveva scovato tra gli altri, Zlatan Ibrahimovic e Christian Eriksen. I talent scout hanno inviato rapporti molto positivi durante un torneo giovanile in Danimarca e hanno convinto l’Ajax a metterlo sotto contratto: Dolberg è un attaccante dotato di una fisicità importante ma anche una certa eleganza palla al piede. È una presenza

in area di rigore, sia per la stazza fisica (è alto 186 centimetri) che per la grande mobilità. Ha già segnato un goal al PAOK, nel preliminare di Champions League, e una doppietta in campionato contro il Roda JC, partendo da titolare in entrambi i casi. Prima di lui, anche Marco van Basten, Dennis Bergkamp e Patrick Kluivert hanno segnato al debutto con la maglia dell’Ajax. Qualcuno ha detto

?
 





https://www.youtube.com/watch?v=UXkPGIflpho



Dos Santos è l’ennesima opera d’arte di Earnie Stewart, Direttore Tecnico dell’AZ specializzato nel cavare sangue dalle rape. La scorsa stagione, conclusa con il quarto posto in Eredivisie, è stata quella dell’esplosione di Vincent Janssen, pagato meno di 1 Milione di Euro dall’Almere City (squadra che milita nella seconda serie olandese) e rivenduto al Tottenham a quasi 30 Milioni dopo un campionato da 27 reti. Ma dietro di lui, in ordine di importanza, c’era questo ventenne olandese di origini capoverdiane. «Dabney sa quasi sempre cosa fare e trova la soluzione giusta quando è in campo» ha dichiarato il suo allenatore, John van den Brom, subito dopo l’esordio del ragazzo, arrivato nel tardo 2014. Dos Santos è un centrocampista offensivo con un grande bagaglio tecnico. L’anno scorso, il primo in cui ha giocato con regolarità, ha trovato la via del goal 5 volte, offrendo 8 assist decisivi ai suoi compagni. Va anche detto che la sua crescita è passata per un cambio di ruolo. Da trequartista puro, Dos Santos si è evoluto in ala sinistra, dove può sfruttare meglio i suoi strappi palla al piede e i tagli dall’esterno verso il centro, mettendo in difficoltà il marcatore.

 

Classico calciatore amato dai tifosi per le sue

, ha un contratto in scadenza nel 2019 e tanto potenziale da sfruttare. Dovrebbe crescere ancora, fisicamente, mentalmente e sul piano tecnico-tattico. L’AZ Alkmaar, che ha una discreta tradizione in Europa League, potrà metterlo in vetrina.

 

 



 

https://www.youtube.com/watch?v=PRmURYDh2hE

 

In un movimento calcistico che ha sempre prodotto calciatori con una spiccata tendenza offensiva, negli ultimi anni stanno emergendo diversi difensori interessanti. Nell’enorme buco nero in cui sembra essere precipitato il Twente, invischiato in scandali finanziari, caos societario e fughe dei propri calciatori più rappresentativi, uno dei pochi spiragli di luce per l’allenatore Rene Hake è stata la grande stagione disputata da Hidde ter Avest, promosso a titolare (28 partite giocate nell’Eredivisie 2015/16) in mancanza di valide alternative in rosa.

 

Parliamo di un terzino destro, tenace, bravo nell’anticipo e con un fisico molto ben strutturato. Doti che gli permettono di adattarsi bene a un cambio di ruolo, accentrando il suo raggio d’azione. Proprio per questo, durante l’Europeo Under 19 giocato quest’estate è stato schierato come difensore centrale, ruolo in cui probabilmente tornerà a giocare in futuro, se la sua evoluzione dovesse seguire la traccia segnata in questi mesi e, soprattutto, se riuscirà a mettersi alle spalle qualche calo di concentrazione di troppo, più che normale per un calciatore appena maggiorenne.

 

 



 

https://www.youtube.com/watch?v=1A6EhAQsaWE

 

La scelta di lasciare l’AZ e firmare un contratto con il Willem II ha destato perplessità. Thom Haye ha considerato il passaggio alla squadra di Tillburg un ottimo investimento per la sua carriera, iniziata prestissimo (era nella squadra, insieme a Depay e Vilhena, che ha vinto l’Europeo Under 17 nel 2011) ma che ha corso il rischio di arenarsi per via del poco spazio avuto con la prima squadra dell’AZ nel corso degli anni. Il minutaggio che potrà totalizzare con la squadra allenata da Edwin van de Looi è importante, visto e considerato il progetto che i “tricolores" hanno deciso di portare avanti, basato su giovani di grande prospettive e in cerca di esperienza da guadagnare accumulando presenze con regolarità.

 

Haye è un centrocampista centrale che ama dettare i tempi, molto bravo nel leggere in anticipo l’azione. Finalmente al centro di un progetto tecnico, Haye avrà l’occasione di mettere in mostra tutto il suo talento, giocando palla a terra e facendo partire l’azione sin dai primi metri fuori la propria aria di rigore.

 

 





https://www.youtube.com/watch?v=LRnliaPmuWo

 

Haller ha una media gol spaventosa: la scorsa stagione ha segnato 24 reti in 42 presenze e quest’anno siamo già a 3 gol in 4 partite. Pur giocando in una squadra da metà classifica, non ha trovato nessun club tra le prime fasce disposto a puntare davvero su di lui. Haller è un attaccante di stazza molto mobile e associativa, spesso capace di inventarsi soluzioni spettacolari per finalizzare. Quest’estate sembrava potesse passare alla Fiorentina, dove avrebbe potuto sfruttare il massiccio lavoro tecnico dei trequartisti “viola”. Haller alla fine però è rimasto e quest’anno continuerà a fare a fette le difese della Eredivisie. Adatto a giocare al centro di un tridente come in un 4-4-2, ha affinato, nel corso degli ultimi anni, la sua naturale attitudine a partecipare molto all’azione per volontà di Erik ten Hag, allenatore dell’Utrecht e collaboratore, ai tempi del Bayern Monaco, di Guardiola.

 

 





https://www.youtube.com/watch?v=jfIVZfjEXMQ



Berghuis è una promessa non del tutto mantenuta del calcio olandese. Si tratta di un esterno classe 1991 che lo scorso anno ha passato una stagione ai margini del Watford: solo undici presenze, con spezzoni più o meno lunghi in Premier League. Tornato in Eredivisie, al Feyenoord l’infortunio di Elia gli ha dato la possibilità di avere da subito un impatto forte.

 

«Non sono tornato in Olanda per fare la riserva», ha dichiarato alla stampa. Berghuis ha finora mostrato una grande forza di volontà e uno spirito di adattamento considerevole (nelle prime 4 giornate ha giocato in tutte e tre le posizioni alle spalle della prima punta), nel giorno in cui è sceso in campo dal primo minuto per la seconda partita di seguito, dopo più di un anno, Berghuis ha festeggiato anche il ritorno al gol.

 

Lo scorso 27 agosto Steven

un gol importante nel derby di Rotterdam (uno dei tre derby di questa stagione, caratterizzata dalla presenza in Eredivisie di ben tre squadre della stessa città) contro l’Excelsior, squadra a cui Berghuis aveva segnato per l’ultima volta, il 17 maggio 2015, quando vestiva ancora la maglia dell’AZ.

 

Con il gol e la maglia da titolare è arrivata anche la convocazione in Nazionale maggiore, segno che la carriera del centrocampista esterno di Apeldoorn potrebbe aver finalmente preso una piega positiva.

 

 



 

https://www.youtube.com/watch?v=jh0WHmYcTIc

 

Il passaggio di Ramselaar dall’Utrecht al PSV ha suscitato un certo scalpore. Su di lui c’era anche l’Ajax, che però ha tentennato fino a farselo portare via dai Campioni d’Olanda. Ramselaar, già nel giro della Nazionale maggiore, è un centrocampista offensivo che ama giocare alle spalle di una punta centrale (all’Utrecht era dietro ad Haller, con il quale si è trovato bene) ma sa disimpegnarsi bene anche sulla fascia destra. Proprio grazie a questa flessibilità potrebbe giocare con regolarità nell’arco di una stagione in cui la squadra di Eindhoven sarà chiamata a difendere il titolo di Landskapioen e a ben figurare in Champions League.
La sua mobilità lo rende talvolta difficile da inquadrare in uno scacchiere tattico, ma sia per lo stile di gioco, che per il percorso della sua carriera, Ramselaar ricorda un po’ Dries Mertens, esploso a Eindhoven dopo aver fatto molto bene con la maglia dell’Utrecht.

 

Entrambi calciatori molto dinamici, Ramselaar (proprio come il numero 14 del Napoli) è dotato di un grande sensibilità nel controllo palla e una spiccata capacità di aggirare i marcatori con finte e dribbling, prima di lanciare un compagno a rete o concludere direttamente verso la porta.

 

 



 

https://www.youtube.com/watch?v=mF2uIrKlWwg

 

Balzato alle cronache per aver scelto la nazionalità kosovara a discapito di quella albanese, Rashica è uno dei calciatori più interessanti a vestire la maglia giallonera del Vitesse. Stranamente non arrivato tramite il Chelsea (club che ha un rapporto di collaborazione con le “aquile” di Arnhem), ma frutto di un’operazione di mercato da 300mila euro, questo esterno offensivo nato nel 1996 è veloce, tecnico e imprevedibile. Schierato in attacco nel 4-3-3 riesce a far valere le sue grandi doti tecniche, puntando l’avversario e superandolo in velocità.

 

«È un giocatore straordinario. Ha grandi capacità ed è molto dotato tecnicamente. Dobbiamo tenerlo d'occhio perché è un giocatore di grande prospettiva. Non sono sicuro che sia pronto per un Europeo o per il

, ma posso però dire che se continua a giocare come sta facendo col Vitesse, sarà una grande risorsa» ha detto di lui Gianni de Biasi, che lo aveva portato in ritiro con l’Albania prima dell’Europeo, salvo scartarlo perché considerato “non ancora pronto”. A quel punto, pochi giorni dopo il riconoscimento della Nazionale kosovara, Rashica ha dichiarato di voler entrare nella storia calcistica del paese dove è nato.
 



 

https://www.youtube.com/watch?v=CRTJFiWJUiA

 

Karsdorp possiede un fisico prestante e un piede educato. Due caratteristiche fondamentali per pensare diventare il terzino destro del futuro della Nazionale olandese. Cresciuto nel settore giovanile del Feyenoord, che lo ha prelevato, quando aveva appena 9 anni, da un piccolo club amatoriale chiamato VV Schoonhoven, Karsdorp si è rivelata una delle scommesse vinte da van Bronckhorst. Orfano di Daryl Janmaat, il tecnico ha deciso di adattare il classe 95, emerso dalle giovanili come un centrocampista elegante e considerato come il possibile erede di Clasie, sull’out destro della difesa. Il risultato è stato stupefacente.

 

Karsdorp, atleta veloce e resistente, è dotato di una grande intelligenza tattica che gli permette di anticipare le trame della squadra avversaria e, di conseguenza, riuscire a coprire gli spazi con movimenti senza palla e anticipi eleganti.

 

Avendo un passato recente da centrocampista, Karsdorp è anche molto bravo nel partecipare all’azione offensiva, confezionando cross per la punta o proponendosi sull’esterno per sovrapporsi all’ala. Nella scorsa edizione dell’Eredivisie ha realizzato 10 assist vincenti per Kuyt e compagni, superando il suo mentore van Bronckhorst, fermatosi a 8 nella stagione 2008/09.

 

 





https://www.youtube.com/watch?v=n9xtc_G4FQQ



Il vero colpo in questa sessione di calciomercato lo ha fatto, nel tentativo di recuperare un po’ di credito nei confronti dei propri tifosi, l’Ajax, portando a casa uno dei talenti più cristallini, e contemporaneamente più sottovalutati, dell’intero panorama Europeo.

 

Ziyech è un calciatore semplicemente fantastico, dotato di una tecnica straordinaria che gli permette di calciare indifferentemente con entrambi i piedi. Principale ispiratore della manovra del Twente, nel corso delle due stagioni passate al Twente ha accumulato numeri pazzeschi: 34 goal e 30 assist in 76 gare giocate con i  “Tukkers”, numeri che lo trasformano, di diritto, nel calciatore più interessante del campionato olandese.

 

Cresciuto nel prolifico settore giovanile dell’Heerenveen, il nazionale marocchino (ha scelto di giocare con i Leoni d’Atlas dopo aver atteso, invano, una chiamata della Federcalcio olandese) ha coperto, nel corso delle stagioni che ha disputato da professionista, un po’ tutte le posizioni del centrocampo, dando il meglio di sé quando ha potuto rifinire l’azione offensiva. Mezzala o esterno in un 4-3-3 (o in un 4-2-3-1), è stupefacente la semplicità con cui realizza giocate complicate, aprendo spazi ai compagni o calciando, talvolta da fermo, con potenza e precisione.

 

 



 

https://www.youtube.com/watch?v=whksjGR_ers

 

Protagonista della favola Heracles della scorsa stagione, il ventitreenne dotato di doppia nazionalità (olandese e marocchina) è stato acquistato dall’AZ dopo la cessione di Henriksen, passato all’Hull City, per colmare un vuoto nella zona del rettangolo di gioco che va dal cerchio di centrocampo all’area di rigore avversaria.

 

Prodotto del vivaio dello Sparta Rotterdam, questo centrocampista brevilineo ha dimostrato una certa confidenza con il gol, segnando 8 volte nella scorsa stagione. Per presentare al meglio il tipo di calciatore, va specificato che ai gol segnati vanno aggiunti anche i 4 assist, frutto soprattutto del suo gioco a testa alta. Mancino e brevilineo, anche se in passato era considerato un futuro campione, ha leggermente rallentato la sua crescita, ritrovando sé stesso ad Almelo. Il passaggio ad Alkmaar rappresenta un chiaro passo in avanti nella sua carriera, visto che avrà anche l’opportunità di misurarsi con l’Europa League. Ci si aspettano da lui dei miglioramenti e, soprattutto, una crescita sotto il punto di vista caratteriale: troppo spesso, infatti, Bel Hassani ha mostrato una certa immaturità in campo, specchiandosi troppo nel proprio talento.

 

 

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