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Valerio Coletta
10 libri consigliati per i calciatori di Serie A
06 ago 2018
06 ago 2018
I libri fanno diventare persone migliori. Alcuni consigli di lettura per l'estate dei calciatori.
(di)
Valerio Coletta
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Leggere d’estate fa bene perché la mente è sgombra e assorbe meglio i contenuti e le forme letterarie. Per questo ho consigliato dei libri ad alcuni dei calciatori più rappresentativi della Serie A. I libri sono scelti ad hoc nella speranza di arricchire le vite pazze di questi personaggi che amiamo tanto.

 

(Potrebbe capitare che i consigli letterari vadano bene anche per voi lettori meno capaci con il pallone).

 



 



 

Ordine esteriore, ordine interiore. Eliminare il vecchio, abbracciare il nuovo. Combattere il caos, riportare l’equilibrio. Evitare di uscire ogni notte facendo casino fino alle 4 e fumare e bere e sfasciare le Ferrari e litigare su Instagram con gente random, essere un calciatore modello. Le nostre esistenze attraversano la continua battaglia tra queste due forze contrastanti, che ci portano alla perdizione o alla serenità. Questo manuale e best seller planetario di Marie Kondo trasmette ai lettori di tutto il mondo l’arte secolare giapponese di «ordinare perfettamente e in modo duraturo tutti gli angoli della casa e in generale tutti gli angoli della vita».

 

Ma non crediate sia una disciplina esclusivamente materiale, perché, come dicevo all’inizio, l’ordine esteriore si sposa con quello interiore. Secondo me questo è il libro per Radja. Il suo stile di vita, il suo stile di gioco, la sua esplosione di tatuaggi, la nazionalità italo-sardo-romano-belga-indonesiana, tutto quello che lo rappresenta è caos, è disordine. Non è mai troppo tardi per rimettere in ordine la propria vita.

 



 



 

La sconfitta più devastante della vita di Cristiano Ronaldo (uno abituato a piegare ogni curva della realtà al proprio volere) è quella di non poter annullare il tempo. Cristiano non lo ammetterà mai davanti a nessuno, ma lui sa che lo scorrere del tempo sta deteriorando i tessuti del suo corpo, che il suo raggio di azione è sempre minore, che le sue cellule stanno morendo e sa anche, proprio come se fosse un umano standard, che prima o poi morirà.

 

Questo romanzo di fantascienza si basa su una premessa molto interessante che credo catturerebbe l’attenzione del portoghese. Nella realtà creata da John Scalzi, quando un essere umano arriva alla vecchiaia, in prossimità del sonno eterno, può scegliere di vivere una nuova esistenza al costo di un notevole sacrificio. Il suo DNA verrà riversato in un corpo nuovo, una versione più giovane di se stesso al prezzo, però, di lasciare per sempre la Terra e andare a combattere le ferocissime guerre galattiche sulle colonie ai confini dell’universo. Il risultato è un esercito di vecchietti con tanta esperienza, ma con dei corpi modificati appositamente per reggere alle assurde condizioni ambientali dell’universo profondo.

 

Cristiano accetterebbe di modificare la sua essenza e rischiare di essere maciullato e spaccato in due da qualche mostro orrendo ed enorme, pur di continuare ad assaporare l’adrenalina e dominare i palcoscenici su cui mette piede? Secondo me ha già firmato.

 




 

La Roma americana è certamente una delle società italiane che più ha tentato la svolta accelerazionista. La strada è stata difficile e impervia ma oggi cominciamo a vedere i primi germogli. A detta di tutti Trigoria è diventata una basa all’avanguardia, dove i profili per il mercato vengono scelti attraverso un mega algoritmo in continuo aggiornamento e dove i calciatori sono seguiti al millimetro attraverso monitorizzazioni del fisico e delle scelte sul campo, che poi vengono tradotti in allenamenti accurati durante la settimana. La piena automazione è quasi completata.

 

A mio modo di vedere il volto umano che doveva prendere per mano la società in questa delicata rivoluzione era Alessandro Florenzi. Romano, cresciuto nel settore giallorosso, custode di una precisa tradizione imprescindibile per i tifosi, ma anche giovane, multi-ruolo, comunicativo, veloce, forte. Mi sono rivolto a lui con “doveva” ed “era” perché oggi non sono più sicuro di quale sia il suo posto nell’orizzonte romanista e soprattutto non so se questa rivoluzione stia effettivamente superando i problemi del passato.

 

“Inventare il futuro” è una riflessione profonda sul capitalismo (che io sto simpaticamente declinando al calcio) e sulla possibilità di superarlo attraverso dinamiche umanamente sostenibili, ecologiche, tecnologiche, emancipatorie. Quindi “inventare il futuro” per l’unico possibile Capitan futuro.

 



 



 

Un leone e un uccellino diventano amici per contingenze particolari. Sono molto diversi ma insieme si divertono tanto, senza neanche il bisogno di parlare o di spiegarsi. È così e basta. Arriva l’inverno e l’amicizia si stringe ulteriormente perché i due possono fare giochi pazzi al freddo e allo stesso tempo proteggersi a vicenda. Poi arriva la primavera e tornano gli stormi. Il leone lo sa e non dice una parola, i due si lasciano, perché l’amicizia non può essere un vincolo. Torna la solitudine.

 

Che succederà al leone solitario e all’uccellino? I disegni asciutti e intensi di Marianne Dubuc fanno stringere il cuore e salire le lacrime, proprio come i video scemi del Papu e di Petagna che oggi non giocano più insieme ma che non si sa mai, magari quando arriva di nuovo l’inverno...

 



 



 

Si può avere nostalgia di un luogo in cui non si è mai stati? Darijo Srna arriva a Cagliari dopo 15 anni passati allo Shakhtar Donetsk, dopo aver guidato la nazionale croata con la fascia al braccio, ma soprattutto portandosi

.

 

L’arrivo in Sardegna, ora, ha un sapore mitico e inaspettato. Vederlo in maglia rossoblù farà uno strano effetto, un bell’effetto. Anche nel romanzo che voglio consigliare a Srna c’è un’isola, un luogo sognato costantemente dalla protagonista come il luogo di origine della sua famiglia, un luogo di cui ha grande nostalgia, per via dei racconti che le hanno fatto, ma in cui non è mai stata. Queste due vicende hanno tanti punti in comune: il valore delle radici, della famiglia, i grandi sogni e poi un’isola.

 



 



 

Calmati Leonardo mamma mia! Probabilmente l’eterna tensione e l’infinita scarica di adrenalina che cavalca costantemente Bonucci in ogni aspetto della vita personale e professionale sono le principali molle che lo hanno portato a questo livello nel calcio, però secondo me dovrebbe calmarsi anche un po’. Non posso che suggerirgli di acquistare questo fumetto pensato apposta per raggiungere la calma definitiva, compiendo però, come spesso capita, un viaggio.

 

Il protagonista del fumetto (Gatto Silvestre) sprofonda in un viaggio metafisico attraversando il Mondo dello stress, il regno di Lavoro, Tensione & Sopravvivenza, per poi accedere al livello del Riposo, del Relax, del Fare Cose a Caso, fino a raggiungere l’utopistico e oltreumano universo del Super Relax Ultra HD 1080. Le tavole cambiano colore a seconda del contesto in cui si trova il personaggio e le insidie sono dietro ogni angolo, ma l’obiettivo finale è chiaro: calmarsi al massimo. Bonucci calmati.

 



 



 

Forse è un po’ forzato trovare dei punti in comune tra Lovecraft e Icardi, certo è che se si fossero incontrati in qualche stranissima contingenza, lo scrittore avrebbe potuto dare tanti consigli al giovane argentino. Consigli spietati e inumani di un uomo particolare e contraddittorio, morto a quarantasette anni, misantropo, misogino, razzista, nichilista, creatore di incubi inconcepibili.

 

La nazionale non ti vuole? Lasciala, abbandonali, taglia i ponti. Tua moglie decide della tua vita? Lasciala, isolati, non frequentare più nessuno. Odia il mondo, la modernità è disgustosa. Questo avrebbe detto Lovecraft a Icardi, ma il giovane Mauro non sa che anche lo scrittore di Providence ha amato, si è sposato e ha divorziato, ha intessuto relazioni e rapporti epistolari. Il tutto è contenuto e spiegato in questo affascinante libretto curato da Marco Peano che racconta di un amore assurdo di un uomo votato all’orrore cosmico.

 

Forse se anche Lovecraft avesse avuto una moglie-agente le cose sarebbero andate in modo diverso.

 



 



 

Male che va sei il portiere della squadra più titolata al mondo. Questo dicevano. Il saggio di Raffaele Alberto Ventura descrive perfettamente la vicenda del giovane Donnarumma e di quella generazione cresciuta nel benessere di una borghesia che oggi non esiste più. Cresciuto con l’idea che il Milan e il calcio italiano potesse ancora permettersi i suoi sogni di portiere inamovibile e strapagato, oggi Gigio si ritrova declassato, in discussione e restio a venire a patti con la realtà. Nessuno se lo può permettere.

 

La Teoria della classe disagiata racconta la generazione dei circa-trentenni che vive al di sopra dei propri mezzi: “troppo ricca per rinunciare alle proprie aspirazioni, ma troppo povera per realizzarle”. Una lettura un po’ ansiogena ma imprescindibile, soprattutto per chi pensa di poter prendere 6 milioni l’anno senza battere ciglio.

 



 



 

Milinković è in quel momento delicato della vita in cui rischia di sperperare tutti i suoi poteri diventando un supercattivo dissoluto, invece che ergersi a supereroe. Alla sua età è facile commettere sbagli e circondarsi di persone sbagliate. È per questo che deve affrettarsi a leggere questo volume fondamentale nella creazione del mito di Batman. In effetti i due profili sono simili, entrambi dotati di enormi risorse ed entrambi legati ad animali volanti. Forse a quel punto alla sua prossima conferenza stampa lo sentiremo pronunciare queste parole: “La vita continua. I tempi cambiano. E la gente cambia con loro. Il mondo è diventato più buio. Più buio fuori. E più buio dentro. Per sopravvivere, c'è chi deve essere più forte. E c'è chi... deve solo ricordarsi come era prima.”

 



 



 

Lorenzo Insigne è destinato a chiudere la carriera con il Napoli, almeno questo è quello che si dice e che molti auspicano. Quali possono essere le varianti che invece spezzano questo destino? Una delle tante potrebbe essere la sua voglia di mettersi alla prova altrove, cedere al fascino di altre squadre.

 

Per evitare che gli venga questo appetito ho pensato di consigliargli Atlas Obscura, una guida alternativa ai luoghi più strani e sorprendenti del mondo. Senza il bisogno di spostarsi da Castel Volturno potrà viaggiare con la mente e con il cuore (ma anche durante le vacanze) e soddisfare tutte le sue curiosità, senza necessariamente firmare con l’Arsenal, il PSG o il Dortmund. Nella guida c’è anche una sezione sull’Italia, quindi anche il trasferimento interno sarebbe scongiurato.

 

 

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