C’è una cosa di Domenico Morfeo che anche chi lo detestava, chi non sopporta la retorica del talento bruciato, chi non tollerava il suo carattere, le litigate, le battute velenose e la sua pigrizia, chi semplicemente lo riteneva un sopravvalutato, non può fare a meno di riconoscere, ovvero il suo talento prodigioso per l’assist. Morfeo aveva molti difetti, aveva uno stile basato esclusivamente sulla tecnica che non contemplava lo sforzo fisico, ma anche toccando la palla una sola volta poteva mettere un compagno davanti al portiere e cambiare la partita. Nell’ultimo passaggio Morfeo è stato davvero tra i migliori giocatori della sua generazione, e se non siete d’accordo ho scelto dieci assist che sono sicuro vi faranno cambiare idea, tutti trovati mentre stavo scrivendo il racconto dedicato a lui che trovate ne La caduta dei campioni, il nostro libro uscito per Einaudi.
Sono rimasti fuori alcuni altrettanto belli e difficili come questo fatto in una partita tra Atalanta e Lazio del 1997, in cui cambia passo all’ultimo per sorprendere il difensore passando la palla col destro, questo cross al volo con il piede teoricamente debole, il destro, o questo contro la Juventus fatto pochi secondi dopo essere entrato in campo, al primo pallone toccato. Di esempi del suo talento nell’ultimo passaggio ce ne sono a decine, qui ho scelto alcune tra le sue giocate più indecifrabili.