La Serie A ricomincia fra due giorni e in questo momento, negli spogliatoi, si tirano a lucido le nuove divise da gara. Con questo pezzo le abbiamo volute commentare e votare tutte, come abbiamo già fatto con la Premier League. Cominciamo!
Atalanta
Tradizione: 7
Innovazione: 7
Stile Complessivo: 7
Il terzo anno in maglia Nike è andato sorprendentemente bene, clamorosamente bene, ma a Bergamo hanno saggiamente deciso di capitalizzare l’inattesa notorietà e firmare un contratto di sponsorizzazione con Joma, un’azienda che potrà seguire da vicino l’evoluzione del club e garantire «l’esclusività dei disegni, una collezione personalizzata secondo le proprie esigenze e standard di qualità elevati», come si legge nel comunicato.
Tanto per ribadire la distanza dalle versioni pre-stampate dei kit Nike, Joma ha subito riportato l’azzurro in grande evidenza al centro della prima maglia, che presenta un ampio collo a “V” e tanto spazio per infilarci uno sponsor, in attesa del miglior offerente. Sul retro del colletto, alla maniera delle grandi squadre, l’Atalanta ha scelto di scrivere in maiuscolo «LA MAGLIA SUDATA SEMPRE», di modo che i tifosi potessero avere una scusa credibile per non lavarla dopo il calcetto. (FL)
Benevento
Tradizione: 5
Innovazione: 4
Stile Complessivo: 3
Il Benevento sarà la prima squadra della storia della Serie A ad essere sponsorizzata da Frankie Garage. Un marchio romano, fondato da Massimiliano Santopadre, attuale presidente del Perugia, che lo scorso anno il Benevento ha eliminato ai playoff promozione. Nonostante sia di per sé una bella storia, bisogna aggiungere che Frankie Garage – che ha lo splendido logo di un rimastino in hangover – è esplosa grazie al capo che di solito portava il più coatto del liceo: «Il famoso pantalone della tuta con la scritta Frankie Garage sul sedere. Un’idea che è stata il vero cavallo di battaglia e che ci ha permesso di cambiare le cose e continuare questa avventura bellissima».
L’effetto sbiadito che le righe rosse prendono agli estremi della maglia regala un effetto povertà che era proprio quello che non serviva a una squadra neopromossa. Dispiace anche per la perdita dello sponsor Strega: ricordiamo che Benevento è la città delle streghe e i suoi calciatori vengono soprannominati “stregoni”, quindi niente li avrebbe connotati in modo così strano e affascinante. Il marchio La Molisana, però, ha il pregio di mettere sulla mappa una regione, quella del Sannio, che fatica storicamente ad avere una riconoscibilità nell’immaginario geografico italiano. (EA)
Bologna
Tradizione: 7
Innovazione: 6
Stile Complessivo: 6,5
Macron ha iniziato la propria scalata alle sponsorizzazioni calcistiche del mondo da Bologna, dove è nata come marchio per il baseball nel 1971. Dal 2001 veste il Bologna Calcio e non lo ha fatto distinguendosi per originalità: anche quest’anno, come ogni anno, la maglia del Bologna è più o meno la stessa. Le righe larghe, il collo a V bicolore, etc. La distribuzione delle righe tra busto e fianchi è leggermente diversa, meno rigida, ma rimane una maglia rispettosa della tradizione.
Tutta l’innovazione è affidata al ripensamento del logo, che ha abbandonato i colori tradizionali per assumere un aspetto più leggero e dinamico. L’intento probabilmente era di cancellare l’effetto “patch” e inserire qualcosa che fosse più organico alle linee e ai colori della maglia. In una città conservatrice come Bologna la polemica è nata praticamente all’istante, e Fenucci ha provato a spiegarla in modo goffo, confessando le ragioni per cui alcuni tifosi la odiano: «È stata una scelta di marketing».
Una regola che ogni disegnatore di maglie in Italia dovrebbe seguire è stare più lontani possibile da ciò che potrebbe richiamare in qualche modo la Juventus. E qui l’impressione di bianco-nero è stata abbastanza chiara da far impazzire i tifosi. Il punto è sempre lo stesso: i tifosi vorrebbero la stessa maglia ogni anno, ma al contempo se è sempre uguale non possono comprarla. La sottile lastra di ghiaccio su cui i designer devono lavorare ogni anno è un incubo, che a volte partorisce mostri.(EA)