Qual è la più bella maglia della Premier League 2017/18
Le divise del campionato inglese commentate e votate una a una.
Crystal Palace
Tradizione: 8
Innovazione: 4
Stile complessivo: 5
Il Crystal Palace non ha avuto la maglia a strisce rosso e blu per i primi settant’anni di storia, dove ha cambiato vari colori partendo dalle magliette regalategli dall’Aston Villa dopo la fondazione. È stato l’allenatore Malcom Allison a modificare tutta l’immagine della squadra nel ’73, imponendo i colori le strisce attuali pare in onore al Barcellona. Il Crystal Palace non è mai diventato il Barcellona d’Inghilterra come il suo allenatore sognava, ma la Macron ha evidentemente fatto i compiti a casa perché la maglia che gli ha dato è praticamente l’archetipo di quella che dovrebbe essere la maglia del Barcellona.
Disegno classico al limite dello spartano, con strisce della giusta grandezza e presenti anche sulle maniche, che però si concede delle tonalità accese del rosso e del blu per uscire meglio in tv nelle giornate di pioggia. Unico vezzo quel colletto giallo appena accennato. Che poi anche il giallo è un richiamo al passato perché è il colore usato negli anni ‘60 dal Palace per la prima maglia. Il fatto stesso che il nuovo allenatore sia un ex Barça come de Boer fa funzionare ancora di più il tutto. Si può parlare di una maglia solida, che fa il suo mestiere per una squadra come il Palace, con cui non si fa bella figura al campetto, ma con cui i giocatori escono bene nelle figurine.
Tutto bello se non fosse per quello che forse è lo sponsor più brutto della Premier League a rovinare tutto: l’ennesima azienda di scommesse (stavolta cinese) dal nome uscito da un generatore automatico (ManBetX) e che questa volta oltre al doppio utilizzo dei caratteri cinesi e latini in bianco ci infila anche uno strano stemma da casa automobilistica anni ‘90.
(DVM)