Marvin Vettori combatterà nella stessa serata (negli incontri preliminari: in Italia, credo, andrà in diretta su FOX) del ritorno di Ronda Rousey, il personaggio più carismatico di tutto lo sport insieme a Conor McGregor. Per chi non la conosce – per rendere il contesto in cui combatterà Marvin Vettori – basta dire che Ronda, olimpionica di judo, con una storia personale difficile (il padre è morto suicida), ha costruito il proprio mito su un’invincibilità brutale andata letteralmente in pezzi (ha confessato di aver pensato anche al suicidio ) dopo la prima sconfitta della sua carriera contro Holly Holm.
Ronda, che ha già detto che non mancano molti incontri prima del suo ritiro, torna a combattere dopo più di un anno e l’UFC le ha dato subito un match per riprendersi la cintura, che però nel frattempo è passata nelle mani di Amanda Nunes, striker brasiliana spaventosa. La metà del pubblico guarderà l’incontro sperando nella rinascita di Ronda Rousey, l’altra metà spererà che Amanda Nunes l’annulli definitivamente.
Tra i presupposti di base perché quello del 30 dicembre diventi uno degli eventi più seguiti c’è anche un altro incontro, quello tra Cody Garbrandt (10 vittorie e nessuna sconfitta da professionista) e Dominick Cruz campione dei Pesi Gallo (22 vittorie e 1 sola sconfitta…). Garbrandt ha tartassato di persona e sui social media Cruz e l’UFC ha deciso di cavalcare l’onda mediatica anche se – in questa stessa serata – si affronteranno il numero 2 e 3 della stessa categoria: TJ Dillashaw e John Lineker, che forse avrebbero meritato la chance per il titolo più di lui (specialmente Dillashaw, che ha perso la cintura proprio con Cruz un anno fa). Fabricio Werdum, compagno di allenamento di Vettori nella palestra Kings di Los Angeles, incontrerà Cain Velazquez (secondo e terzo, rispettivamente, nel ranking dei Pesi Massimi).
Insomma, se volete iniziare a farvi le nottate per guardare l’MMA anche questa è una buona occasione. Poi a Capodanno tutti a letto presto.
Ma veniamo a Vettori.
Marvin Vettori ha esordito in UFC alla fine dello scorso agosto, sottomettendo alla fine del primo round Alberto Uda – cintura nera di brazilian jiu jitsu – con una ghigliottina, dopo avergli fatto passare gran parte della ripresa con la schiena a terra a difendersi dal suo ground and pound. Combatterà di nuovo il prossimo 30 dicembre a Las Vegas, all’UFC 207, in quello che probabilmente diventerà l’evento più importante dell’anno insieme alla storica prima volta al Madison Square Garden in cui Conor McGregor è diventato il primo nella storia della promozione a conquistare due cinture in due categorie di peso diverse, contemporaneamente.
A rappresentare l’Italia in UFC al momento ci sono soltanto Marvin Vettori e Alessio Di Chirico, a cui ancora non è stato fissato un nuovo incontro e nel frattempo si sta allenando in America. Vettori sta preparando l’incontro a Los Angeles, il 30 dicembre affronterà Antonio Carlos Junior, brasiliano come il suo primo avversario, cintura nera di brazilian jiu jitsu come il suo primo avversario. Antonio Carlos Jr (6 vittorie e 2 sconfitte) ha combattuto anche nei pesi massimi e in teoria dovrebbe essere più potente di Uda anche “in piedi”. Marvin Vettori, però, è il tipo di fighter sicuro di sé che quando gli si chiede cosa ne pensa del suo prossimo avversario risponde: “Non vedo proprio come possa vincere”.
L’entrata di Marvin all’esordio. Scansatevi.
L’ho chiamato su Whatsapp quando in Italia era mattina presto e per Vettori sera tardi. Era appena tornato dalla palestra e aveva la faccia ancora arrossata dagli sforzi della sua giornata.
Vorrei iniziare chiedendoti come ti senti, che periodo stai vivendo dopo la vittoria all’esordio in UFC. È il momento migliore della tua vita?
Come hai passato questi cinque mesi, a parte allenarti?
Ero curioso di sapere come ti sei goduto questo tempo, dato che non hai avuto grande recupero dopo un match abbastanza leggero.
Come funziona, sei tu che chiedi all’UFC di combattere già a dicembre o sono loro a proporti l’incontro o l’evento?
E per l’avversario?
Il contratto aumenta da un incontro all’altro? Cambia qualcosa il fatto che combatterai in un evento così importante?
In questo momento Uda capisce di essere nei guai.
Com’è stato sentire il proprio nome chiamato da Bruce Buffer?
Corey Kelly, al tuo angolo per il primo incontro, dice che eri tranquillo come un cetriolo, come dicono gli americani. Una cosa di cui avevamo parlato la scorsa volta, invece, era che a volte entravi troppo carico emotivamente.
Alberto Uda è stato bravo a portarti a terra all’inizio, ma poi c’è stata una superiorità netta, lo hai portato in giro per l’ottagono per quasi tutta la ripresa con la schiena a terra, con una scarica molto intensa di pugni. L’avevi preparata così? Era questo che ti aspettavi?
Però sei stato molto intenso, come saresti arrivato al secondo round se Uda fosse sopravvissuto? Come ti sentivi a fine ripresa?
Anche il triangolo al corpo l’ha stancato parecchio. (Il body triangle è una tecnica difensiva, usata da Uda con la schiena a terra: stringendo i fianchi di Vettori con le gambe ha provato a togliergli fiato sperando che mollasse la posizione dominante).
Che cambia con Antonio Carlos Junior?
Quindi sei sicuro anche in questo caso?
Lo pensi davvero o questo è trash talking, fa parte dello spettacolo?
C’è invece qualcosa che temi, o che pensi possa metterti in difficoltà?
È più muscolare di Uda però.
Come stai vivendo questo passaggio di categoria? Questo sarà il tuo terzo incontro nei medi. Senti che la tua potenza è la stessa che nei Welter (la categoria di peso inferiore in cui prima combatteva ndr)?
Come vedi la tua potenza all’interno della categoria?
A fine round, Uda si gira di schiena per non prendere più pugni e Marvin ne approfitta. Il suo soprannome è “The Italian Dream” ma forse sarebbe stato più adatto “The Italian Nightmare”.
Quale qualità pensi sia la più importante per te in questo momento della tua carriera?
Vederla come una cosa personale ti aiuta a motivarti?
E questo ti fa da carburante?
Sulla tua pagina Facebook vedo che qualcuno già ti critica per questo aspetto del tuo carattere. Mi sembra interessante perché comunque è un aspetto dello sport, perché l’UFC cerca, e forse ha effettivamente bisogno per continuare a crescere anche di personaggi. Gli sportivi ormai sono anche comunicatori, non solo nell’MMA.