L'Ultimo Uomo

  • Calcio
  • Buckets
  • Sport
  • Fondamentali
  • Classificone
  • Guida alla Serie A
  • Calcio
  • Buckets
  • Sport
  • Fondamentali
  • Classificone
  • Guida alla Serie A
  • Chi siamo
  • Le Firme
  • Archivio
  • Newsletter
  • Le Guide
  • Sponsor
  • Long-Form
2016 © Alkemy. Made with love
Informativa Cookies
Foto di Stuart Flanklin /Getty Images
Calcio Emiliano Battazzi 28 maggio 2017 3'

LPDC: la scuola di allenatori portoghesi è una delle migliori?

Roberto ci ha chiesto se gli allenatori portoghesi sono quelli più emergenti. Risponde Emiliano Battazzi.

Condividi:

Cara redazione,
pensate che ci sia una scuola emergente di allenatori portoghesi in Europa? Mourinho e Villas Boas sono ovviamente i capostipiti ma anche allenatori come Fernando Santos, Espírito Santo e Jardim si collocano in una scuola tattica simile. Nel caso per esempio di Mourinho e Espírito Santo parliamo anche di stili comunicativi paragonabili, senza contare i denominatore comuni del Porto e di Jorge Mendes. Paulo Sousa appartiene ad una scuola tattica diversa ma fa comunque parte di questo filone. Cosa ne pensate?
Roberto

 

Risponde il caporedattore calcio Emiliano Battazzi

 

Ciao Roberto,
La tua domanda è molto interessante, oltre che corretta: per la terza stagione consecutiva, i tecnici portoghesi sono i più presenti in Champions League (in questa edizione sono 4: Rui Vitória, Jardim, Nuno, Jorge Jesus). E poi ci sono gli altri: Fernando Santos, Paulo Sousa, Villas Boas, Marco Silva di cui si parla per l’Inter, Paulo Fonseca erede di Lucescu allo Shaktar. E c’è José Mourinho, che potrebbe sembrare l’iniziatore di una grande scuola portoghese, ma non lo è, non almeno cronologicamente.
Non si vede un tratto comune sottostante: abbiamo allenatori che preferiscono un calcio reattivo, altri che puntano su un modello proattivo, chi predilige il controllo del pallone e chi dello spazio. Difficile quindi trovare una spiegazione unica dietro a questo successo: si può dare una risposta che poggia su tre colonne, una metodologica, una culturale e una economica, in ordine di importanza.

 

La grande rivoluzione tattica nascosta degli ultimi 30 anni nel calcio è quella della periodizzazione tattica, iniziata appunto in Portogallo. Ci sono centinaia di libri in tutte le lingue per spiegare nel dettaglio questo approccio metodologico, ma ti risparmio la parte noiosa e vado dritto al punto: le squadre giocano come si allenano. Con la periodizzazione tattica, si implementa un modello di gioco da subito; ogni allenamento è legato a una componente tattica, che è centrale nella metodologia, e che serve a determinare risposte quasi automatiche dei giocatori durante le varie situazioni di una partita; non si allena a compartimenti stagni (parte fisica, parte tattica, parte tecnica, parte psico-emotiva), ma tutto nello stesso momento. Non ci sono fasi di carico, che secondo il grande teorico della periodizzazione tattica, il Prof. Vitor Frade dell’Università di Porto, servono solo per gli asini. Il primo grande allenatore portoghese a utilizzare con convinzione questa metodologia fu Carlos Queiroz, attuale allenatore dell’Iran. Questa metodologia di lavoro si è poi diffusa, è stata perfezionata, e trova appunto in Mourinho l’esponente massimo.

 

Come vedi, il calcio portoghese è passato persino nelle università per migliorarsi e per trovare nuove soluzioni. In un paese di circa 10 milioni e mezzo di abitanti, il numero di allenatori di successo è incredibile. Ma l’aspetto culturale non è legato solo a un ambito accademico, ma anche alla capacità di questi allenatori di adattarsi nei vari paesi, caratteristica quasi naturale in un Paese che ha il 14% dei suoi cittadini all’estero. Oltre alla flessibilità e adattabilità, che spinge gli allenatori portoghesi ovunque nel mondo, c’è anche un aspetto pratico: molti di questi allenatori hanno studiato duramente per potersi sedere in panchina, arrivando a svolgere anche altri mestieri (manutenzione alberghi, traduzione, interpretariato). A me sembra un grande segnale di apertura mentale oltre che di umiltà, ma magari non c’entra niente.

 

Infine, l’aspetto economico, cioè Mendes: senza il potentissimo procuratore portoghese, quanti di questi allenatori avrebbero avuto successo? Difficile dirlo, ma nel calcio parlano i risultati: i suoi “protetti” riescono a farsi strada solo grazie alle vittorie. Un esempio per chiarire la questione: Nuno è stato nominato allenatore del Valencia nel 2014 solo grazie all’influenza di Mendes; lo stesso vale per Jardim al Monaco, nello stesso anno. Nuno ha avuto una prima stagione di successo, ma poi ha perso il controllo della situazione ed è stato esonerato; Jardim ha portato il Monaco addirittura ai quarti di finale di Champions, e nonostante gli stravolgimenti della rosa ha condotto la sua squadra in CL anche quest’anno. Come recita un proverbio portoghese, De longe vem a água ao moinho: l’acqua arriva da lontano al mulino del successo tattico attuale.

 

 

Tags : andré villas-boasjosé mourinhola posta del cuoreleandro jardimrui vitoria

Emiliano Battazzi: nato nel 1984, cresciuto in periferia a Roma. Economista, prova a coniugare la razionalità della tattica all’imprevedibilità del talento. È il caporedattore della sezione calcio de L’Ultimo Uomo.

Condividi:
Carica i commenti ...

Iscriviti alla nostra newsletter

Ricevi "Stili di gioco" direttamente nel tuo inbox.

Potrebbero interessarti

Calcio Redazione 19'

Guida alle semifinali di Champions League 2018

12 domande sul penultimo atto della più importante coppa europea.

Calcio Marco Gaetani 12'

Spaghetti a mezzanotte

Storia di Bruce Grobbelaar, stregone della notte maledetta dell’Olimpico nel 1984.

Calcio Emanuele Atturo 6'

Salah può vincere il Pallone d’Oro?

Domenico ci ha chiesto se a questo punto è giusto se all’egiziano venisse riconosciuto il premio più ambito. Risponde Emanuele Atturo.

Calcio Francesco Lisanti 8'

5 finali per la Serie A

Abbiamo scritto 5 sceneggiature su come potrebbe finire il campionato italiano.

Calcio Cosimo Rubino 14'

Manuale universale della Serie B

Una guida per orientarvi nella fenomenologia del campionato cadetto, valida più o meno ogni stagione.

Dello stesso autore

Calcio Emiliano Battazzi 10'

Siviglia, un inferno da sogno

Come sta andando l’esperienza spagnola di Vincenzo Montella, arrivato a Siviglia in un momento difficile.

Calcio Emiliano Battazzi 13'

Dizionario tattico: il gioco di posizione

Princìpi e metodologie di uno stile di gioco ambizioso, contro tutti gli stereotipi.

Calcio Emiliano Battazzi 12'

Psicodramma Dzeko

Un punto sulla possibile cessione del centravanti della Roma.

Calcio Emiliano Battazzi 6'

L’anno in cui Totti ha detto addio al calcio

Il 2017 è stato anche l’anno del ritiro del capitano della Roma.

Fondamentali Emiliano Battazzi 13'

La vittoria del realismo di Valverde

Un Barcellona a tratti persino umile, sbanca contro un Madrid troppo confuso.

I più letti del mese

Calcio Tommaso Naccari 19'

Il Mondiale della moda 2018

Costantino della Gherardesca sceglie la più bella divisa della prossima Coppa del Mondo.

Calcio Daniele Manusia 7'

Che ne pensate delle parole di Buffon?

Giulio ci ha chiesto cosa pensiamo delle parole di Buffon alla fine di Real Madrid-Juventus, risponde Daniele Manusia.

Calcio Alfredo Giacobbe 5'

Donnarumma sta peggiorando?

Secondo la percezione pubblica il portiere del Milan sta avendo una stagione difficile, ma è davvero così?

Sport Daniele Manusia 9'

4 cose sull’arresto di Conor McGregor

Conor McGregor ha tirato un carrello addosso ad un pullman dell’UFC e poi si è consegnato alla polizia.

Calcio Marco D'Ottavi 21'

I 196 giorni di Henry alla Juventus

Storia di una delle pagine più nere del calcio italiano.

altro da josé mourinho
Calcio Marco D'Ottavi 11'

Giocatori del Manchester UTD che somigliano a mobili IKEA

Mourinho ha sempre avuto un gusto particolare per i calciatori giganti, ma quest’anno ha esagerato.

Calcio Gian Marco Porcellini 11'

Mister Fantastic

Il portiere spagnolo del Manchester United sta facendo una stagione semplicemente pazzesca.

Calcio Redazione 27'

Guida alla fase finale della Champions League 2018

15 domande per arrivare preparatissimi alla fase a eliminazione diretta, al via oggi.

altro da la posta del cuore
Calcio Daniele Manusia 7'

Che ne pensate delle parole di Buffon?

Giulio ci ha chiesto cosa pensiamo delle parole di Buffon alla fine di Real Madrid-Juventus, risponde Daniele Manusia.

Buckets David Breschi 4'

Si può usare il Triangolo in squadre semi-professionistiche?

Stefano ci ha chiesto un consiglio per un amico che vuole sbloccare l’aridità offensiva. Risponde David Breschi.

Calcio Mattia Pianezzi 5'

Chi ha ucciso la media inglese?

Luigi ci ha chiesto che fine ha fatto quella statistica vintage con cui si misurava la forma delle squadre. Risponde Mattia Pianezzi.