È possibile sostituire Bonucci?
di Fabio Barcellona
La cessione di Bonucci priva la Juventus di uno dei migliori interpreti mondiali del ruolo di difensore centrale. Nell’ultimo decennio, specialmente ad alti livelli, il ruolo ha subito una profonda trasformazione. Le doti in fase di possesso palla hanno acquistato quasi la stessa importanza delle più tradizionali caratteristiche difensive. La possibilità di trovare spazi per sviluppare l’azione offensiva in maniera efficace e pericolosa dipende sempre più dalla costruzione bassa e dalla capacità di disordinare la struttura difensiva avversaria con le giocate dei difensori.
Proprio in queste capacità la Juventus ha avuto un fuoriclasse del ruolo, oltre che un leader emotivo che fino a ieri sembrava incarnare quasi antropologicamente la voglia bianconera di vittoria. La Juve si è privata del più giovane e, per caratteristiche tecniche, del meno sostituibile dei componenti della oggettivamente leggendaria BBC del 6 scudetti consecutivi. Con la cessione di Bonucci i bianconeri hanno realizzato una plusvalenza pari a 39.5 milioni di euro e liberato spazio salariale nel suo monte ingaggi. Come utilizzerà la Juventus i margini di manovra sul mercato guadagnati dal passaggio di Bonucci al Milan?
L’esempio del mercato dei rossoneri, sorprendente per risorse economiche impiegate, mostra come non sia troppo semplice immaginare la disponibilità economica in termini di acquisto cartellini e ingaggi a disposizione di una squadra. Si può però ragionare in termini di priorità rispetto alle esigenze della squadra. A giudicare dalle voci di mercato, Marotta e Paratici sembrano seriamente intenzionati ad acquistare Federico Bernardeschi, completando così il reparto d’attacco. L’acquisto di Douglas Costa, quello ancora in sospeso di Schick e la ricerca di Bernardeschi sembra confermare la volontà di proseguire con il 4-2-3-1 della seconda parte della scorsa stagione, aumentando al contempo il tasso tecnico della squadra e la sua capacità di giocare negli half-spaces alle spalle di Higuain. Pur non abbandonando del tutto la difesa a 3, la strada della difesa a 4 sembra ormai quella scelta da Allegri, vista anche la perdita di Dani Alves, che l’anno scorso permetteva alla Juve di sistemarsi in campo con Barzagli da centrale aggiunto sulla destra.
La Juventus ha già in rosa 4 difensori centrali: Barzagli, Chiellini, Rugani e Benatia, appena riscattato dal Bayern Monaco. Il valore dei difensori a disposizione è elevato, ma considerata l’età avanzata di Barzagli e la storia piena di piccoli infortuni muscolari di Chiellini e Benatia, l’idea di avere in rosa un quinto centrale non pare campata in aria, dato che Caldara arriverà solo nella prossima stagione.
Trovare però un difensore che possa sostituire Leonardo Bonucci a livello tecnico sembra al momento molto difficile, anche per l’importanza aveva nello spogliatoio della Juventus. Per questo motivo è più probabile che il reparto verrà integrato numericamente con un giocatore dalle caratteristiche non troppo dissimili da quelle dei centrali già presenti. I nomi che circolano con maggiore insistenza sono quelli di Manolas e De Vrij.
Manolas è di quattro anni più giovane di Bonucci ma le sue caratteristiche sono quasi diametralmente opposte a quelle dell’ex juventino: il greco è un difensore essenzialmente atletico e poco abile nella costruzione bassa. De Vrij, invece, è un difensore più cerebrale, dotato anche di buone doti in fase di impostazione. Sarebbe un difensore più simile a Bonucci e un investimento a più lunga scadenza.
In un’ottica di risorse economiche ampie, ma finite, come quelle della Juve, però, potrebbe anche avere senso investire su Daniele Rugani, sempre positivo quando chiamato in causa e reduce da due anni di apprendistato alle spalle della BBC. Rugani, ancora ventiduenne, è prevalentemente un difensore tattico, che basa il suo calcio sulla lettura delle situazioni di gioco. Inoltre, anche grazie agli anni passati alle dipendenze di Sarri ad Empoli, conosce i principi del gioco di posizione e, seppure in maniera meno brillante e creativa di Bonucci, è in grado di fornire un buon contributo al possesso palla della propria squadra.
Dare fiducia a Rugani inoltre permetterebbe alla Juventus di puntare con maggiore forza su un altro centrocampista. Anche il reparto di centrocampo è numericamente coperto dai giocatori in rosa, ma, all’esterno del perimetro Pjanic-Khedira-Marchisio, la qualità si abbassa molto. In aggiunta, gli investimenti in attacco sembrano suggerire l’utilizzo di giocatori con caratteristiche difensive meno sviluppate, che Allegri sembra voler compensare con un centrocampo più solido.
Tanti fattori concorrono a suggerire la necessità per la Juventus di operare sul mercato per migliorare il centrocampo prima della difesa, nonostante la cessione di Bonucci: la sostanziale insostituibilità del difensore della nazionale, l’ottimo livello dei difensori in rosa e i più semplici margini di miglioramento del centrocampo. Sempre che questo sorprendente mercato non riservi per la Juventus la possibilità di operare sul mercato in maniera più ampia di quello che è lecito immaginare al momento.