Il bello dell’Europa League 2018 vol.3
I momenti più luccicanti della terza giornata della nostra coppa europea preferita.
Conosci la tua squadra di Europa League: F.K. Ostersunds
90 metri sotto il livello del mare, nei meandri oscuri del lago di Storsjon, nel centro esatto della penisola svedese, nei pressi della città di Ostersund, abita lo Storsjondjuret, letteralmente: “Il grande mostro del lago”. La sua prima apparizione risale al 1635 ed è stato descritto come un’enorme biscia acquatica, il dorso ricco di gobbe spinose e la testa di cane o di gatto. Sull’isola di Froso, al centro del lago, è presente un’antica runa risalente all’undicesimo secolo e il rettile che vi viene rappresentato è secondo alcuni proprio lo Storsiondjuret.
Se siete appassionati di criptidi e volete partire alla ricerca di questo serpente mostruoso vi do qualche consiglio: innanzitutto cercate di evitare i giorni in cui spira da nord il nordvastan e da est il kallvastan, i gelidi venti artici che affliggono Ostersund; secondo, poi, portatevi dietro almeno un paio di sci.
A Ostersund, che se vi interessa è la città più a nord del mondo ad essere fondata sull’agricoltura, sono pazzi per lo sci. La città e i suoi dintorni sono ricoperti di piste, la neve è sempre abbondante è la città ha ospitato diverse volte i “Giochi Nordici”, la competizione antenata delle Olimpiadi invernali. Il motto della città è “Vinterstaden” (Città dell’inverno). Se vi organizzate per tempo – diciamo nel giro di un mese – sarete abbastanza fortunati da coniugare la nobile arte dello sci con una gita alla gloriosa Jamtkraft Arena, dove gioca la bella squadra di casa: l’FK Ostersunds.
L’Ostersunds è nato nel 1996 dalla fusione delle tre squadre della città con un sogno pazzo: portare la squadra a competere nella Allsvenskan, il massimo campionato nazionale. 20 anni dopo l’Ostersunds ce l’ha fatta, è arrivato nella massima serie, e un anno dopo si sta giocando l’Europa League con un’ispirazione sorprendente. La squadra svedese sta dominando il Gruppo J, che comprende anche l’Hertha Berlino e l’Athletic Bilbao. Ieri, dopo essere passata in svantaggio dopo il ridicolo errore del suo portiere, è riuscito a rimanere in piedi una partita stupenda contro il Bilbao, uscendone con un 2 a 2 e 1 punto che sarà forse sufficiente a superare il girone (lo Zorya è secondo, gli spagnoli terzi a 2 punti, i tedeschi ultimi a sei lunghezze di distanza).
Ce n’è abbastanza per fare dell’Ostersunds la vostra squadra preferita, ma vi dico almeno altre due cose che vi faranno brillare gli occhi e il cuore.
- Sebbene lo stemma ufficiale della città di Ostersunds sia una classica alce, il club si è staccato da questa banalità, mettendo al centro del proprio stemma un gufo maledetto che dispiega le proprie ali sopra i colori sociali: il rosso dell’inferno, il nero del male.
- Nel gennaio del 2014 l’Ostersunds ha siglato un accordo da mezzo miliardo di corone con il governo libico con lo scopo di formare ed educare dei giocatori libici. L’accordo comprende la formazione di 250 giovani libici ogni anno. Questi ragazzi riceveranno, oltre a quella calcistica, anche un’istruzione sulla lingua inglese e alcune basi informatiche. L’accordo, alla fine dei conti, non s’è mai fatta, perché i libici sono stronzi. La stella della squadra è l’attaccante Saman Ghoddos, nato a Malmo ma che ha deciso di vestire la maglia della Nazionale iraniana dei suoi genitori.
Procuratevi la sua maglia per la prima gara eliminatoria di Europa League mai giocata alla Jamtkraft Arena. Ci vediamo lì.
Christodoulopolous è diventato Daniel Day Lewis
Dov’è la palla in Zlin – Copenaghen?
Ogni turno di Europa League prevede almeno una partita radicalmente condizionata dalle condizioni meteorologiche. Ieri Zlin – Copenaghen è stata dolcemente sovrastata dalle tenebre della Moravia, che pian piano sono discese sul campo con un abbraccio notturno e romantico. A un certo punto del secondo tempo la partita è stata sospesa per evitare che i giocatori varcassero un wormhole che li avrebbe condotti in un’altra dimensione. Come sappiamo per giocare a calcio la cosa fondamentale è vedere quanto meno dov’è il pallone, una condizione di base venuta meno in Zlin – Copenaghen. Per allenare la vostra percezione abbiamo preparato questo test in cui dovete indovinare dov’è il pallone per testare la vostra sopravvivenza sui campi da calcio della Moravia.
Nella didascalia dell’immagine trovate il link che vi rimanderà a un’altra immagine col pallone evidenziato. Buona fortuna.
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Ma a Lugano ci va qualcuno allo stadio?
No, non ci va nessuno, stanno tutti a lavorare mi sa.
Milot Rashica, pronto a vincere la prima edizione di Tirana Shore
Cioè il reality sui coatti albanesi (scherziamo).
Ready for our game tomorrow vs Zulte Waregem #europaleague #MR7 pic.twitter.com/8sflrrqoea
— Milotrashica7 (@milotrashica) 18 ottobre 2017