Il campionato russo è andato in letargo ai primi di dicembre ed è ripreso soltanto questo fine settimana. Lo Spartak Mosca guidato da Massimo Carrera ha chiuso da campione d’inverno con 5 punti di vantaggio sullo Zenit di Mircea Lucescu e ben 8 sul terzo in classifica, CSKA Mosca campione in carica. In un periodo storico per nulla facile per il calcio russo non sono comunque mancati gli spunti di interesse: ci sono state conferme, sorprese, giovani promesse e talenti rinati. Ho scelto e ordinato i dieci giocatori simbolo del girone d’andata.
- Alexander Selikhov, Spartak Mosca, 1994
Nell’immaginario collettivo la Russia calcistica è patria soprattutto di grandi portieri: Yashin e Dasaev sono entrati di diritto nella leggenda di questo sport e la grande tradizione russa è poi proseguita con i vari Cherchesov, Kharin, Ovchinnikov, Nigmatullin, a cui si sono aggiunti, in tempi più recenti, Malafeev e Akinfeev. È ancora prematuro affermare se Selikhov appartenga o meno alla stessa stirpe; di sicuro è l’estremo difensore russo che più si è messo in mostra nell’ultimo anno e mezzo, ovvero da quando è stato lanciato come titolare da Gadzhi Gadzhiev nell’Amkar Perm, la squadra rivelazione del girone d’andata. Classe 1994, nativo di Orel, Selikhov abbina buoni fondamentali a un’esplosività notevole, che gli permette di compiere dei balzi prodigiosi.
La Russia ha trovato il suo portiere titolare per i prossimi attesi Mondiali in casa?
La chiamata di un grande club non si è fatta attendere, con lo Spartak che è riuscito ad avere la meglio sullo Zenit nell’ultima sessione invernale di mercato. Con questa operazione il club moscovita ha rimediato a un proprio errore commesso un anno fa, quando si era fatto ingenuamente sfuggire il promettente Anton Mitryushkin (campione d’Europa U-17 e miglior giocatore del torneo nel 2013 e vice-campione europeo U-19 nel 2015), ingaggiato dagli svizzeri del Sion.