Guida alla Premier League 2017/18
16 questioni sulla nuova stagione di Premier League.
Michael Cox ha scritto che il Tottenham ha fatto il miglior mercato della Premier League. Anche a voi convince l’idea di puntare su un nucleo stabile di giocatori o pensate che non muovere niente equivalga a indebolirsi?
DS
Puntare su un nucleo di giocatori nel lungo periodo non esclude necessariamente la possibilità di fare investimenti, anche grossi, per alzare la qualità o aumentare la profondità della rosa, magari con pochi acquisti, ma di grande importanza. Quella di non fare mercato in entrata, a mio modo di vedere, è sempre una scelta perdente, tanto più in un campionato così competitivo come la Premier League. Visti i risultati degli ultimi anni, mi sembra difficile che il Tottenham possa trovare ancora del potenziale inesplorato nello stesso gruppo di giocatori, ed è triste se pensiamo a quanto la squadra di Pochettino sembra essere vicina al proverbiale salto di qualità. Quella di spendere poco, o addirittura nulla come nel caso del club londinese, nella lega che sta superando qualunque record di spesa può far piacere alla stampa e al grande pubblico, ma non so per quanto ancora il Tottenham avrà delle possibilità così concrete di vincere la Premier League. Va bene la fiducia nel futuro, ma questo tipo di treni non passa molto spesso dalle parti di White Hart Lane.
DVM
A me convince molto la teoria di Cox, soprattutto visto il flop dello scorso anno con Moussa Sissoko, comprato per 35 milioni tanto per continuare la corsa agli armamenti della Premier e risultato non all’altezza. L’idea del Tottenham è che in questo momento del suo sviluppo non è abbastanza “grande” per prendere sul mercato chi è in grado di migliorare veramente un 11 titolare già giovane e talentuoso ed è meglio quindi scommettere su un ulteriore passo in avanti mentale dei giocatori della rosa che comprare tanto per farlo.
Durante l’anno Pochettino darà spazio a qualcuno dalle giovanili (come fatto lo scorso anno con successo con Harry Winks) per trovare lì la profondità per la panchina e magari un futuro titolare con un po’ di fortuna (penso al diciottenne Marcus Edwards). Visti anche gli investimenti fatti per il nuovo stadio e le necessità di alzare il monte stipendi per non far andare via le stelle, se non può arrivare un Neymar non ha molto senso comprare un Ross Barkley a 50 mln di sterline per poi vederlo in panchina perché non riesce a scalzare Alli ed Eriksen (la domanda è “quanti di quelli sul mercato li scalzerebbero?”).
DM
Concordo, credo che nel calcio di oggi si dia poco tempo alle squadre e ai singoli giocatori per crescere giocando insieme. Intendevo questo quando parlavo sopra di squadra “matura”. Pochettino può contare su un gruppo unito e abituato a giocare come vuole lui, da questo punto di vista solo l’Arsenal e il Liverpool sono altrettanto pronte. Le qualità di gruppo possono far vincere i campionati (come nel caso del Leicester) ma sicuramente aiutano nei momenti difficili, e non avere periodi veri e propri di calo è uno dei requisiti fondamentali in Premier League.
MDO
Io però non sono d’accordo con questa idea che basta tenere invariato il nucleo della squadra per migliorare. È giusto il discorso di Daniele per cui non ha senso spendere 50 milioni per un giocatore e tenerlo in panchina, però se vuoi fare il salto di qualità – soprattutto se vuoi essere competitivo su più fronti – devi avere anche una panchina competitiva, se possibile ogni anno più competitiva. L’anno scorso il Tottenham ha fatto schifo in Champions League dimostrando di avere dei limiti nel reggere più competizioni e quest’anno si troverà nella stessa situazione. Dal mercato sono entrati molti soldi dalle cessioni di Walker e Bentaleb e se l’obiettivo del Tottenham è provare a vincere la Premier, questi soldi secondo me andrebbero spesi per aumentare la qualità delle seconde linee.
Quanto siete eccitati all’idea di veder giocare insieme Salah, Mané, Coutinho e Firmino?
AG
Chi ha assistito al massacro di Monaco – la semifinale di Audi Cup che il Liverpool ha vinto per 3-0 e che Mats Hummels ha definito “la peggior partita da quando sono al Bayern” – sarà più che eccitato. Il tridente Salah-Firmino-Mané è sembrato ben assortito e totalmente a proprio agio in un contesto tattico desiderabile. Insomma, con i troppi errori in costruzione e le ripartenze concesse con la squadra sbilanciata in avanti, il Bayern ha finito per apparecchiare la tavola al Liverpool.
Però, più in generale, si può affermare che il precampionato ha portato solo buone novelle ai tifosi dei Reds, per quanto riguarda il loro trio delle meraviglie. Salah per esempio ha già segnato i suoi primi gol, 4 in 6 partite. Inoltre Klopp sembra apprezzare la velocità in transizione di Salah al punto da adottare accorgimenti tattici ad hoc: in fase di non possesso è Firmino ad allargarsi a destra, mentre Salah stringe la sua posizione al centro dell’attacco, pronto a sfidare i lenti centrali della Premier in campo aperto. Mané è tornato sull’ala sinistra, una zona dalla quale potrà accentrarsi per sfruttare sul piede forte gli spazi aperti dal falso nueve Firmino.
L’unico problema di Klopp – parlo di problemi estivi, tralascio i problemi cronici come è un pacchetto difensivo non adeguato a competere ad altissimi livelli – è Philippe Coutinho. O meglio, è il mercato ancora aperto quando inizia la stagione competitiva. Perdere Coutinho, oggetto dei desideri del Barcellona, comporterebbe un taglio netto alla creatività del Liverpool nell’ultimo terzo di campo. Verrebbe meno la benzina per i Magnifici Tre e non sono convinto che Naby Keita possa sostituirlo da subito in tutto e per tutto e davvero un azzardo.
MDO
Tantissimo. Soprattutto perché vedremo questi quattro insieme nelle mani di Klopp, le mani migliori in cui potevano capitare per lo spettacolo. Da conservatore quale sono ho ancora qualche dubbio sulle possibilità di sostenere il gioco dell’allenatore tedesco sul lungo periodo e su Firmino come centravanti. Però poi mi sono ricordato che non tifo Liverpool e allora TANTISSIMO.
Lacazette è un giocatore molto tecnico e con un grande senso associativo del gioco, per certi versi non un centravanti “da Premier”. Avrà difficoltà secondo voi?
DVM
Lacazette è esattamente quello che serve per il gioco che vuole fare Wenger e il dubbio più che di natura tattica e tecnica è fisico: come reagirà Lacazette, un giocatore che ama toccare il pallone vicino all’area e scambiare con i compagni, al nuovo contesto in cui la palla andrà più veloce, sarà ancora meno in controllo che al Lione e le botte saranno più forti. Wenger è da sempre attento al periodo di adattamento che un giocatore straniero ha per il calcio inglese, tanto da aver stimato che un giocatore ci mette minimo sei mesi per adattarsi completamente al nuovo contesto fatto di grande impatto fisico, alto ritmo ed entropia crescente. Il problema è che, con la concorrenza attuale, l’Arsenal non può permettersi di aspettare mezzo campionato per avere Lacazette completamente inserito nella Premier. Sebbene Lacazette non si definisca solo attraverso le sue doti realizzative, deve essere bravo (e fortunato) nel mascherare i primi mesi di adattamento fisico con almeno un bottino di gol (anche brutti) che possa tranquillizzare i tifosi e togliergli pressioni esterne.
DM
Non so quanto ci metterà a inserirsi in un gioco che sembra tagliato sulle sue qualità. A me preoccupa di più la pressione in finalizzazione, visto che in Inghilterra a un centravanti non perdonano neanche gli errori in amichevole. Se riuscirà a restare sereno e anzi a trovare le motivazioni giuste per caricarsi le responsabilità che aveva al Lione secondo me potrebbe fare un salto ulteriore ed entrare definitivamente tra i più grandi nel suo ruolo. Ripeto: mi preoccupa solo la percentuale realizzativa, sarebbe assurdo se Lacazette venisse giudicato con i parametri di Giroud. Ma è vero pure che qualcuno oltre ad Alexis dovrà fare una ventina di gol in stagione.
Il debutto ufficiale di Lacazette contro il Chelsea nel Community Shield vinto ai rigori dall’Arsenal.
Quale nuovo acquisto flopperà clamorosamente?
DVM
Spero di sbagliarmi ma ci sono grandi possibilità (per motivi atletici) che il ritorno a casa di Rooney porti molto poco rispetto a quanto ci si aspetta dal miglior giocatore inglese degli ultimi 20 anni, ancora neanche trentaduenne.
AG
Quasi mi dispiace sparare ancora sull’Everton ma a mio parere Michael Keane è atteso da una stagione di conferme dopo la buona stagione al Burnley. Il contesto tattico e difensivo messo in piedi dal “Ginger Mourinho” Sean Dyche era peculiare e diverso dall’idea di Koeman. Per questo Keane potrebbe ritrovarsi a interpretare il ruolo secondo requisiti assai differenti.
EA
Scusate, sparo ancora sull’Everton (ma questo non è per forza rivelativo di un brutto mercato ma di un mercato coraggioso). Davy Klaassen è uno dei miei giocatori preferiti, ma non capisco come farà a incidere con le sue caratteristiche migliori in un campionato come la Premier League. Per il ruolo che dovrà ricoprire ha un gioco troppo cerebrale e invisibile, che passa troppo poco per le proprie doti tecniche e atletiche. Se Klaassen riuscirà ad affermarsi in Premier League vorrà dire che le scommesse di Koeman saranno andate più o meno tutte a buon fine, e ne sarei contento.
DS
Non mi piace arrivare a conclusioni affrettate, ed è ingiusto proiettare oggi il rendimento di una partita su un’intera stagione, ma ho visto Lindelöf ai limiti dell’inadeguatezza durante la Supercoppa Europea di Skopje contro il Real Madrid. Lo svedese ha ovviamente tutte le attenuanti del caso: giocava la sua prima partita ufficiale con lo United contro l’attacco più forte del mondo e lo stesso Mourinho si è quasi scusato di non avergli dato più tempo di ambientamento prima di gettarlo nella fossa dei leoni. Quello che mi preoccupa, però, è la sua macchinosità estrema sui primi passi, che potrebbe rivelarsi fatale in quel flipper di intensità che sono le partite di Premier, e anche la sua lentezza nel prendere decisioni, che a volte sembra gettarlo nel panico. Mourinho continuerà a metterlo alla prova con la violenza di una pressa meccanica: bisogna solo vedere se esploderà o se ne uscirà più forte.
DM
Faccio un nome controvoglia e con una grande precisazione: non credo che Morata flopperà clamorosamente, ma credo che potrebbe non sostenere il peso e il minutaggio che gli verrà richiesto al Chelsea. Anche nel suo caso, come per Lacazette e Lukaku, la richiesta di base è di superare i 20 gol. A peggiorare la sua situazione è che se non dovesse segnare il Chelsea andrebbe senza dubbio in crisi e finire in panchina per Batshuayi o Remy sarebbe già un piccolo fallimento per uno che scalpitava dietro a Benzema. Non ci sono vere alternative a Morata (salvo un qualche strano ripensamento di Conte e Diego Costa) una condizione che in fondo ha cercato ma che potrebbe rivoltarglisi contro.
Buona Premier a tutti!