Guida alla Premier League 2017/18
16 questioni sulla nuova stagione di Premier League.
Quale giocatore potrebbe essere la rivelazione del campionato?
DVM
Mi piace che sia stata data una possibilità in Premier a Will Hughes, che a 22 anni (e dopo più di 150 presenze tra i professionisti) è salito di categoria andando al Watford per quasi 10 mln. Dovesse andare bene la stagione di Hughes potrebbe essere una rivelazione in senso stretto visto che non è certo un nome mainstream, anche se fino a un paio d’anni fa era considerato tra i più promettenti centrocampisti inglesi per visione di gioco e capacità tecniche nel passaggio abbinate ad un corpo capace di reggere il calcio inglese. Rimanere al Derby in Championship con un crociato rotto in mezzo ne ha bloccato la crescita, ma salire di livello potrebbe essere quello di cui ha bisogno per esplodere.
Highlights dell’ultima stagione in Championship per Hughes, che lui stesso ha definito deludente. Il talento però è evidente.
Alfredo Giacobbe
In un azzardo da pokerista direi Dominic Solanke, l’attaccante diciannovenne che il Liverpool ha strappato al Chelsea. Solanke si è appena laureato campione del mondo con l’Inghilterra Under 20 e ha ricevuto il premio di miglior giocatore del torneo. Un’eredità pesante se pensiamo che con lo stesso premio sono stati insigniti gente come Maradona, Figo, Messi, Pogba e Aguero prima di lui, ma che comunque dà una misura spannometrica delle potenzialità del ragazzo.
Per il ruolo di centravanti dei Reds in questo momento parte alle spalle di Firmino, di Origi e forse anche di Sturridge. Ma in una stagione lunga e impegnativa, soprattutto se il Liverpool dovesse superare l’Hoffenheim per l’accesso alla fase a gironi di Champions League, Solanke potrebbe ritagliarsi uno spazio nel quale provare a giocare le proprie carte.
EA
Un trasferimento passato forse un po’ sottotraccia in questo calciomercato è quello di Sandro Ramirez, acquistato dall’Everton per sostituire Lukaku. Un centravanti completo, con un set di movimenti abbastanza complesso e un pragmatismo sotto porta che dovrebbe aiutarlo a reggere l’impatto di un campionato come la Premier. Il suo istinto associativo dovrebbe funzionare in un sistema ambizioso come quello che sta mettendo in piedi Koeman all’Everton. Sono curioso di vedere la sua integrazione con altri due giocatori calcisticamente raffinati come Rooney e Klaassen, e soprattutto di vedere quanti gol può fruttare il suo fantastico destro.
Sempre nell’Everton, da tenere d’occhio il ‘98 Tom Davies, titolare nell’ultima parte di stagione e in cui Koeman pare scommettere molto. Con i suoi calzettoni abbassati, i capelli biondi con un taglio anni ‘90, e un dinamismo e una tecnica sobria perfetti per l’Inghilterra ha tutto per diventare il giocatore di culto della prossima Premier League.
Non so se si può considerare ancora una scommessa, ma credo che quest’anno Rashford spaccherà tutto.
DM
Dico Bernardo Silva anche se rivelazione mica tanto. Dico allora Tom Davies dell’Everton, che lo scorso anno è esploso definitivamente e che rappresenta al meglio un’idea molto inglese di tuttocampista, con grande corsa e dinamismo, ma anche una forza sorprendente nei contrasti e una creatività dalla trequarti in su oltre alla media. Non so se sarà la rivelazione (Gabriel Jesus vale come scommessa? E Salah?) ma sicuramente è un giocatore divertente che spero si prenda un pezzo del cuore di tutti.
Eddie Howe ha sbagliato a rimanere sulla panchina del Bournemouth o vi aspettate una stagione ulteriormente positiva?
AG
Cambiare da una piazza con ambizioni da metà classifica, come ormai il Bournemouth dopo due salvezze conquistate con largo anticipo è, ad un’altra con lo stesso profilo non aveva tanto senso. Non tanto da giustificare lo spezzarsi di un legame forte, fortissimo tra Howe e una piazza alla quale deve, umanamente prim’ancora che calcisticamente, moltissimo.
Quindi secondo me Howe punta davvero al bersaglio grosso, ad una delle prime 5 panchine della lega. Una sfida prestigiosa e appetibile come poteva essere quella offerta dall’Arsenal già quest’anno, se Wenger non avesse deciso di auto-rinnovarsi il contratto per un altro biennio. Howe è un allenatore preparato dal punto di vista tattico, con un gruppo di calciatori che da tempo lo segue ciecamente.
Il budget di quest’anno, il manager inglese lo ha bruciato per intero su due soli giocatori: 22,8 milioni di euro per il mini-Gullit Nathan Ake e 11,5 milioni per il portiere Begovic. Inoltre in rosa è stata iniettata l’esperienza del veterano Defoe, svincolatosi gratis dal retrocesso Sunderland. In definitiva Howe sta ancora battendo la strada della conferma del blocco della promozione con pochi, mirati innesti stagione dopo stagione: una strategia che gli ha già garantito due tranquille salvezze.
DVM
Concordo che Eddie Howe sia l’allenatore inglese più promettente e lo ritengo l’unico inglese con la reale prospettiva di poter allenare una delle top 5. Anche io immagino lui abbia nel mirino l’Arsenal vista la sua età, il tipo di calcio che vuole fare e l’ottimo rapporto proprio con Wenger, che sicuramente avrà voce in capitolo per l’erede. Dimostrare di poter far fare il salto di qualità alla sua squadra in termini più di continuità che di risultato finale (andare oltre insomma alla salvezza tranquilla prendendo qualche scalpo famoso e puntare almeno ad una coppa nazionale) penso però sia l’unico modo per poter ambire realmente all’Arsenal tra due anni. Ha senso quindi la sua decisione di concludere il ciclo che lui stesso ha iniziato se ritiene ci siano ancora margini di miglioramento.
In questo senso mi aspetto un salto in avanti da Jordon Ibe, il grande acquisto della scorsa stagione che non ha giustificato in nulla la cifra spesa ma ha ancora solo 21 anni. Mi aspetto anche molto dal ritorno di Nathan Aké, un giocatore che gli è stato strappato da Conte proprio nel momento in cui sembrava poter esplodere e che può ora farlo finalmente. Molto sensato l’innesto di un portiere affidabile ed esperto come Begovic. Non so quanto sia utile invece nel medio periodo il triennale a 20 mln di sterline totali per il trentaquattrenne Defoe, ma evidentemente Howe era alla ricerca disperata di un giocatore dal rendimento sicuro a breve termine per coprire un eventuale recupero lento dall’infortunio di Callum Wilson, che si è rotto il crociato per la seconda volta in meno di due anni lo scorso febbraio.
Nathan Aké con parole al miele per Eddie Howe nella conferenza stampa di presentazione.
Che stagione farà Pogba?
DVM
L’acquisto di Matic promette di liberare Pogba ancora più del finale della scorsa stagione quando la squadra dispone della palla, sono certo che il francese farà una grande annata. Probabilmente da miglior centrocampista del torneo in termini di output statistico potendo muoversi liberamente vicino all’area. Molto probabilmente da migliore in termini di highlights.
AG
Se l’arrivo di Matic può liberare Pogba in campo, la dipartita di Rooney può farlo all’interno dello spogliatoio. Mourinho ha nominato Michael Carrick come suo nuovo capitano e non avrebbe potuto fare altrimenti di fronte a 10 anni di militanza del centrocampista inglese. Però, almeno a detta dello stesso portoghese, Carrick è uno che può guidare attraverso l’esempio e ma non uno di quelli che si fanno sentire. Pogba può salire di livello anche in quello che potremmo chiamare il bagaglio non tecnico: in fondo è un prodotto dell’Academy e ha senso di appartenenza; a 24 anni, è il più adulto e il più esperto della nidiata di campioncini messa insieme da van Gaal e Mou; infine è stato riconosciuto dal maschio alfa dello spogliatoio dello scorso anno, Zlatan Ibrahimovic, quasi come suo pari.
Pogba sembra il tipo a cui piacciono certe sfide ed avere la possibilità di elevarsi a leader carismatico del primo United vincente dell’era post-Ferguson sicuramente è una delle più ambiziose.
DM
Sono un grande ammiratore delle qualità di Pogba ma resta un giocatore con una creatività non eccezionale. Pogba può fare più o meno tutto in campo, ma non può immaginare l’inimmaginabile come fanno altri calciatori magari meno dotati fisicamente e non superiori a lui tecnicamente. Il punto è che secondo me ha bisogno di giocatori intelligenti davanti a sé con cui associarsi, su cui appoggiarsi per risalire il campo e inserirsi, da servire in profondità e mandare al tiro. Sono d’accordo che sarà più centrale nello United, ma credo sarà difficile che metta a tacere definitivamente le critiche con compagni meccanici e individualisti come Lukaku, Rashford e Martial. Secondo me il fraintendimento di fondo su Pogba consiste nel vedere un giocatore solo fisico, là dove c’è un enorme facilitatore del gioco dei compagni, che si esalterebbe in un gioco di posizione fatto bene.
MDO
Io mi gioco la casa sulla stagione di Pogba. È uno dei migliori centrocampisti del mondo e giocherà da tale. L’arrivo di Matic può essere molto utile per liberarlo da alcuni compiti e permettergli di muoversi più verticalmente sul campo. Perché se è vero che ha bisogno di giocatori intelligenti accanto per dare il meglio di sé (l’ultimo anno alla Juventus con Dybala ed Alex Sandro vicino ha giocato una stagione incredibile), è anche vero il contrario in fondo: è un giocatore capace di creare da solo un contesto a cui gli altri giocatori possono appoggiarsi. Inoltre gli serve un po’ di fortuna: nella scorsa stagione ha preso un numero di pali irreale.