Giocatori che tirano troppo
Coutinho, Insigne, Candreva e altri tiratori ossessivi.
- Cristiano Ronaldo
118 tiri – 13 gol – 9 tiri per gol – 13.4 xG
Il caso di Cristiano Ronaldo è interessante perché si porta dietro due macrotemi del suo genere letterario. Quello dell’egocentrismo e quello del declino fisico e della sua accettazione.
Negli ultimi anni, ma in particolare in quest’ultimo, Ronaldo ha abbassato le proprie statistiche, specie quelle più legate alla brillantezza fisica, come i dribbling. Ma il dramma di Cristiano Ronaldo sta proprio nel tentare di fare le stesse cose di una volta senza averne le capacità fisiche.
Dare la palla a CR7 equivale ancora a lanciarla nella bocca di un mostro capriccioso, che può restituirtela bucata o trasformata in oro a seconda dell’umore. Sempre più negli ultimi tempi però questa voracità non corrisponde a una reale capacità di essere determinante con ogni pallone. Una cosa che lo porta a infrangere record malinconici: agli ultimi Europei, a un certo punto del torneo, era arrivato a provare 20 tiri senza fare gol. Il tipo di cose che ti rende il king assoluto di classifiche come questa.
In realtà Ronaldo quest’anno ha leggermente abbassato il volume dei propri tiri, che però rimangono su proporzioni mostruose: dai 7.3 di qualche stagione fa ai 5.8 di oggi, passando per i 6.2 della scorsa stagione. Numeri che lo issano, quest’anno, a un totale abominevole di 118 tiri: 9 tiri per ogni gol. 15 dei 19 gol stagionali di Ronaldo sono arrivati da dentro l’area, e la sproporzione più lampante diventa quella tra i tentativi e le realizzazioni da fuori: da 38 tiri da fuori sono arrivati appena 2 gol.
Per metterla in modo brutale: Ronaldo ha il 5% di possibilità di segnare da fuori area a ogni suo tentativo, eppure continua a provarci con lo stoicismo delle signore anziane che continuano col punto croce anche con la mano malferma, per tenere viva una vecchia abitudine.
Il Real Madrid sembra un complesso sistema messo in piedi per far tirare CR7, che nel suo portfolio ha ogni sfumatura del concetto del tirare troppo. Accentrandosi dalla fascia provando a tirare da posizioni scandalose; abbassando la testa con la sola idea di tirare; aspettando che i propri compagni si operino nelle loro danze per liberargli tiri improbabili.
Certe palle servono a Cristiano solo per saziare la propria sete di protagonismo. Come quando preferisce un tiro di sinistro da posizione implausibile al cross verso un compagno sulla riga di porta.
Cristiano Ronaldo è il Pantagruel del tiro in porta. Ma questo suo egocentrismo, in qualche modo, finisce sempre per pagare. La sua ossessione per il gol in ogni sua forma, come la droga, dà e toglie. E anche quest’anno di fronte a quest’abnormità di tentativi sono comunque arrivati 22 gol, molto spesso decisivi. Un maestoso inno alla voracità di un uomo.
- Gianluca Caprari
82 tiri – 6 gol – 13 tiri per gol – 6 xG
Il Pescara quest’anno è una delle peggiori espressioni offensive del calcio europeo, nonostante possa vantare uno dei giocatori che tira di più verso la porta del calcio Europeo. Gianluca Caprari è una bella metafora di questo Pescara ambizioso e velleitario.
Caprari è senza dubbio il giocatore di questa lista che tira peggio. Le sue ambizioni e la sua tecnica di tiro non combaciano manco in minima parte, ed è davvero triste. Caprari sarebbe anche un giocatore associativo, che ama dialogare in spazi stretti e arrivare al tiro solo quando questo è ben costruito. Quest’anno però i riferimenti attorno a lui sono via via svaniti, e Caprari si è ritrovato a doversi sobbarcare tutto il carico realizzavo del Pescara.
La shooting map è lì a testimoniare che non è andata benissimo. 6 xG da 82 tiri, per un attaccante, sono davvero una miseria.
- Matteo Politano – Sassuolo
65 tiri – 2 gol – 33 tiri per gol – 4.7 xG
Dove ci sono esterni a piede invertito proliferano tiri forzati come l’ortica. Per i giocatori rapidi e tecnici è una tentazione troppo forte cedere alla pigrizia di giocare sul binario immaginario che corre dall’esterno al limite dell’area brillando come un tappeto dorato steso verso il gol.
Il sistema del Sassuolo favorisce strutturalmente questa pigrizia. Quando l’esterno alto porta palla al suo lato arriva la sovrapposizione del terzino che gli porta via un uomo, mentre la punta centrale taglia diagonalmente per sgombrare lo specchio della porta a sipario. A quel punto il tiro diventa quasi una scelta logica.
Questo sistema esalta Politano, che possiede tutte le caratteristiche del tiratore seriale: fiducia su entrambi i piedi e su tutte le zone del piede, ambizione a far gol da qualsiasi posizione, corsa a testa bassa.
La fiducia di Politano nel suo piede destro ha qualcosa di misterioso. Come potete immaginare, non ha segnato molti gol in carriera col proprio piede debole: 2. Eppure è ammirevole il modo in cui ancora ci crede. In quest’azione due splendide rinunce: al tiro col proprio piede forte e al passaggio in mezzo per Matri.
In quest’azione si nota molto bene il suo istinto a mettersi in proprio: era più facile un tiro a incrociare in mezzo alle gambe di due difensori o servire la sovrapposizione semplice del terzino che entrava dentro l’area?
Qui invece si nota un momento in cui Politano si dimentica di chi è di dove si trova: spegne il cervello e lascia partire il tiro. In un sistema di gioco meccanico come quello del Sassuolo i giocatori sono inseriti dentro binari di gioco pre-confezionati. Non riflettono molto e non provano giocate articolate, quindi a volte tirare accentrandosi, per un esterno del Sassuolo, è semplicemente lo sbocco naturale prodotto dal sistema, la cosa da fare.
- Christian Eriksen
100 tiri – 6 gol – 16 tiri per gol – 6.4 xG
Il numero e la difficoltà delle conclusioni di Christian Eriksen quest’anno sono mostruosi. Fa specie per un giocatore che ha nelle scelte e nelle letture di gioco un proprio punto di forza. Per dire, è il giocatore della Premier League che non gioca in attacco che tira di più verso la porta; il terzo in assoluto. 6.4 xG ricavati da 100 tiri sono uno dei valori più bassi di questa stagione.
Dando per scontata la grande razionalità di Eriksen in campo, dobbiamo pensare che la sua tendenza a tirare molto è alimentata dal gioco frenetico del Tottenham di Pochettino. Una squadra verticale, che punta su transizioni che portano al tiro velocemente. E bisogna dire che Eriksen possiede una tecnica di tiro strabiliante.Un bel manifesto della raffinatezza tecnica di Eriksen, che esegue un primo controllo perfetto e batte il portiere soprattutto attraverso l’astuzia del tempismo.
Il sistema del Tottenham quasi richiede ad Eriksen di tirare troppo, perché Kane da unica punta apre molti spazi su cui devono inserirsi il fantasista danese e Dele Alli. Quando arriva sulla trequarti non ha tanti movimenti offensivi da assecondare e tirare verso la porta diventa l’unica soluzione plausibile. In questo caso quando arriva al limite dell’area avrebbe da servire l’inserimento di Wanyama facile alla sua destra, e invece prova il tiro.
Oltre a questioni strutturali c’è anche la grande fiducia nei propri mezzi di Eriksen, che lo porta a volte a strafare, soprattutto nella ricerca di soluzioni sempre estremamente varie e articolate, figlie di un’idea di calcio sofisticata ma a volte poco pragmatica. Dal centro-destra Eriksen cerca spesso dei tiri a giri sul secondo palo piuttosto ambiziosi, peraltro con un’insistenza strana: come se tirare dal lato che assicura più specchio della porta (quindi il sinistro, dal centro-destra) sia la cosa più logica, per uno con una visione così razionale del gioco. Il danese ha già segnato 5 dei suoi 6 gol col sinistro.
Insomma, Eriksen tira tanto, ma è il sistema che lo porta a forzare. Il che lo rende un buon esempio di chi non ha ancora oltrepassato il confine tra tirare tanto e tirare troppo.
- Philippe Coutinho
71 tiri – 6 gol – 11 tiri per gol -6 xG
La mania del tiro di Coutinho è così imbarazzante e nota che i tifosi del Liverpool lo hanno soprannominato “Shootinho”. Come altri giocatori di questa lista, Coutinho è, per certi versi, vittima del proprio talento al tiro. Dell’idea che se è possibile fare gol così con questa naturalezza:
Perché non provarci sempre?
Un’idea condivisa anche da Jurgen Klopp: «Se io tirassi come tira lui ci proverei ogni volta». Un ragionamento semplice, ma che rispecchia abbastanza bene l’idea di calcio di Klopp, fondata su ottenere efficacia da grandi numeri.
Questa è in effetti una questione problematica. In un mondo perfetto Coutinho avrebbe incorporato l’algoritmo per capire qual è il numero più efficiente di conclusioni verso la porta, limitando al minimo l’entropia dei propri tentativi. Ma rimane la questione universale che appartiene alla maggior parte di questi giocatori: se non tirassero così tanto sarebbero così influenti e determinanti? Il volume di tentativi non aumenta, per inerzia, la produzione?
- Josip Ilicic
77 tiri – 3 gol – 25 tiri – 4.4 xG
Se questa è probabilmente la peggior stagione di Ilicic da quando è in Italia è soprattutto per l’inusuale scarsa precisione tecnica, sia nelle rifiniture che nelle conclusioni. Quest’anno Ilicic ha colpito 5 legni, tra pali e traverse e di fronte a questa poca fortuna è sembrato incaponirsi ancora più del solito. Esclusi gli attaccanti, è il giocatore di Serie A a tirare di più per 90 minuti.
Lo scorso anno Ilicic provava un tiro in meno ogni 90 minuti ma segnava molto di più: se nella scorsa stagione aveva bisogno di 5 tiri e mezzo per segnare un gol, quest’anno siamo a 25 tiri per gol. Numeri che rendono ancora più grigia e malinconica l’aria di Ilicic.
C’è da dire che la Fiorentina di Paulo Sousa ha un problema cronico di attacco della profondità e Ilicic ha spesso nel tiro in porta l’unica soluzione percorribile. I numeri di Ilicic sono peggiorati insieme alle prestazioni della squadra, quindi, e il suo percorso a Firenze sembra essere arrivato alle battute finali.