Febbre da Calciomercato vol. 5
Continua il commento live delle trattative più interessanti dell’estate.
Continua il commento live delle trattative più interessanti dell’estate.
Per Iemmello si aprono le porte della Serie A
di Flavio Fusi
[Giovedì 11, pomeriggio]
Juventus, Sassuolo & Napoli are all interested in Spezia striker Pietro Iemmello (24), according to Di Marzio pic.twitter.com/SI0sBxuoSG
— Khaledalnouss (@khaledalnouss1) 10 agosto 2016
53 reti in 77 partite con il Foggia, 37 in 42 gare la scorsa stagione, sono gli strabilianti numeri di Pietro Iemmello. Terminata la scorsa annatacon la delusione della finale play-off persa con il Pisa, Iemmello è tornato allo Spezia, la società detentrice del suo cartellino.
Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, Iemmello è un attaccante che si sa muovere in maniera molto intelligente per combinare con i compagni, abile nel creare i presupposti per un uno-due e nell’attaccare la profondità. Come sottolineato da Alex Belinger nella sua analisi della passata stagione sul Foggia di De Zerbi, tende ancora a sprecare qualche occasione di troppo e il suo primo controllo è migliorabile, ma la Lega Pro gli va ormai stretta.
Con la sua nuova maglia ha già segnato in Coppa Italia, alla prima partita ufficiale, ma così come il gol, nemmeno i problemi contrattuali hanno tardato ad arrivare: Iemmello ha rifiutato il rinnovo con i liguri e a 24 anni, con un contratto in scadenza 2018, è diventato oggetto del desiderio di diverse squadre.
La prima a farsi sotto è stato il Sassuolo, che è notoriamente alla ricerca di un altro attaccante, potendo contare sui soli Falcinelli e Trotta in avanti. Rispetto a Matri, altro obiettivo dei neroverdi, l’ex “re di Foggia” non può garantire alcuna esperienza nel massimo campionato italiano, ma rappresenterebbe l’ennesima scommessa su un giovane italiano, per una società che finora le ha vinte quasi tutte. Per di più, per caratteristiche, sembrerebbe essere proprio il centravanti adatto agli schemi offensivi di Eusebio Di Francesco.
Ma non sarebbe finita qui poiché, secondo Gianluca di Marzio, anche Juventus e Napoli avrebbero fiutato l’affare e sarebbero pronte a rilevare il cartellino di Iemmello per poi girarlo in prestito (con Carpi, Crotone e Pescara in prima linea) nel tentativo di valorizzare ulteriormente il proprio investimento. Insomma i tempi sembrerebbero maturi per l’approdo di Iemmello in Serie A.
Clamoroso Villarreal: Marcelino esonerato
di Daniele V. Morrone
[Giovedì 11, pomeriggio]
COMUNICADO OFICIAL | Marcelino deja de ser el entrenador del Villarreal CF. https://t.co/0zmrz7FLIv
— Villarreal CF (@VillarrealCF) 10 agosto 2016
Con un mercato volto a cementificare quanto di buono fatto la scorsa stagione, andando ad aumentare di molto la profondità della rosa partendo sia dall’11 che dalle prime riserve (sono arrivati Cherishev, Sansone e Soriano per l’11 e N’Diaye e Pato come prime riserve a centrocampo e attacco) sembrava tranquillo il navigare del Sottomarino Giallo verso le acque più prestigiose, dopo essere arrivato quarto in Liga e in semifinale di Europa League. Almeno a noi in superficie, perché invece in due giorni è successo di tutto: prima in un’amichevole si è rotto l’attaccante Roberto Soldado, che starà fermo fino all’inverno e che costringerà la squadra a dover spendere ancora per un altro attaccante, avendo solo Bakambu e Pato a disposizione per il preliminare di Champions League. Poi è scoppiato il caso Marcelino: con quello che è stato un vero fulmine a ciel sereno il Villarreal ha sollevato dall’incarico l’architetto della risalita nel grande calcio (su cui Emiliano Battazzi aveva scritto un brillante pezzo durante la scorsa stagione).
I ben informati parlano di un Marcelino non soddisfatto del tipo di mercato effettuato e soprattutto caduto in disgrazia con parte dello spogliatoio dopo uno scontro (girano voci anche fisico) con Mateo Musacchio, per via della decisione del tecnico di privarlo della fascia di capitano. Adesso è previsto l’arrivo di Fran Escribá (già di Elche e Getafe), un ottimo tecnico, ma che raccoglie la squadra senza poter effettuare la sua preparazione e con la partita più importante dell’anno alle porte. Tempo due settimane quindi e la stagione del Villarreal potrebbe trasformarsi da promettente per la continua risalita sia in patria che in Europa, a amara per un mesto rientro tra i ranghi dell’alta borghesia della Liga. I nuovi arrivati avranno molte più pressioni del previsto in un ambiente che sembrava l’ideale per crescere con tranquillità.
Wenger sceglie Mustafi
[Giovedì 11, pomeriggio]
L’#Arsenal prende #Mustafi: “Accordo intorno ai 30 milioni” #calciomercato https://t.co/1RAqUFE1lm
— LaGazzettadelloSport (@Gazzetta_it) 11 agosto 2016
Dopo una trattativa estenuante durata settimane, Shkodran Mustafi, centrale difensivo del Valencia, sembra ormai sul punto di passare all’Arsenal. Mustafi era uno dei due centrali di difesa della Top XI della Liga di quest’anno, che di lui parlava così: “In una stagione in bilico tra il ridicolo e l’orrendo, il Valencia è sembrato tutto meno che una squadra di calcio. La poca organizzazione in Liga si paga e infatti la squadra non è finita neanche nella parte alta della classifica. In un contesto del genere le prestazioni di Mustafi vanno sottolineate, perché parliamo di un centrale che aveva il quasi impossibile compito di dover, al contempo, marcare la punta avversaria e correggere gli errori dei compagni meno esperti. La cosa incredibile è che per buona parte della stagione il centrale tedesco lo ha fatto come fosse una cosa normale. Nessuno tra i papabili è in grado di racchiudere meglio l’archetipo del difensore completo contemporaneo: veloce, forte fisicamente, solido di testa, buono nella distribuzione e bravo nelle letture”.
Fantasma Saponara
di Emanuele Atturo
[Giovedì 11, mattina]
Per diversi mesi Riccardo Saponara è stato uno dei migliori centrocampisti creativi della Serie A. Stiamo parlando del periodo che va da agosto a febbraio, nel quale Saponara ha accumulato 5 gol e 9 assist. Nella seconda parte di stagione, come tutto l’Empoli, il rendimento di Saponara è calato e da febbraio fino a fine campionato ha messo insieme appena 2 assist e prestazioni non sempre all’altezza.
Eppure sarebbe ingiusto credere che il disinteresse che il calciomercato sta mostrando nei confronti di Saponara sia figlio di questo calo di rendimento. C’entrano piuttosto le sue caratteristiche. Dopo alcune stagioni di Serie A, a 24 anni Saponara è un giocatore con pregi e difetti molto chiari e definiti (che ho descritto qui): il suo stile di gioco – un mosaico di accelerazioni nei corridoi del campo, dribbling rischiosi, una generale attitudine verticale – ha come habitat naturale la trequarti centrale, in un sistema capace di prevenire i rischi delle sue giocate. Queste caratteristiche, così esaltate nel rombo di centrocampo dell’Empoli (una squadra che giocava con reparti cortissimi), gli hanno anche precluso la convocazione in Nazionale. Perché spostato sulla fascia Saponara diventa un giocatore normale, persino prevedibile. Rispetto alla duttilità che tanti calciatori oggi possono mettere sul mercato, Saponara avrebbe bisogno di una squadra che cerca un trequartista centrale con le sue caratteristiche: praticamente impossibile in Europa – dove i trequartisti sono scomparsi – molto difficile in Italia. È un problema di spendibilità, insomma.
Le voci in questi mesi sono state rare e non sempre chiare. Si è parlato un po’ di Milan, ma Montella in quella zona di campo vorrebbe teoricamente giocatore più simili a registi offensive piuttosto che incursori dinamici come Saponara. Potrebbe in linea del tutto ipotetica tornare utile alla Roma di Spalletti, che ama storicamente i trequartisti forti atleticamente in grado di attaccare lo spazio svuotato dalle punte, ma i giallorossi non sembrano mai averlo cercato e il progetto tattico ha preso contorni che escludono un uso continuativo del trequartista.
Allora l’unica destinazione possibile per Saponara, almeno per il momento, e ragionando sempre nel campo delle ipotesi, sarebbe il Napoli di Sarri, qualora l’allenatore che lo ha lanciato decidesse di riprovare il 4-3-1-2 con cui giocava ad Empoli. La prima vittima di questa rivoluzione sarebbe Lorenzo Insigne, rispetto a cui ultimamente i segnali non sono del tutto confortanti. Prendendo Saponara, Sarri cancellerebbe dal campo i due esterni e moltiplicherebbe le possibilità di usare i tanti interni che ha comprato – o sta provando a comprare: Zielinski, Rog, Diawara, ma anche Giaccherini. Sebbene al momento non ci sia niente di troppo concreto a presagire questo ribaltamento, i segnali a questo punto sono diversi e non trascurabili.
Di certo a 24 anni Saponara non può permettersi un’altra stagione nella sala d’aspetto del grande calcio.
Le spese della città di Manchester
di Marco de Santis
[Giovedì 11, mattina]
Gary Neville: “You say it’s too much money, but for Manchester United, when they are pulling in the money they are, it is nothing for them.”
— Rahul Singh (@forevruntd) 9 agosto 2016
Il calciomercato delle due squadre di Manchester, City e United, ha dell’incredibile per il differenziale abnorme fra acquisti e cessioni: prendendo in considerazione i soli costi dei cartellini, lo United è in passivo di 185 milioni e il City di 190. Cifre incredibili se raffrontate a tutto il resto d’Europa (segue il Barcellona con un passivo di 64 milioni), figuriamoci con l’Italia. Se vogliamo fare un impietoso confronto con il calcio italiano, infatti, notiamo che due delle squadre di punta (Roma e Napoli) hanno per il momento un differenziale addirittura in attivo (di 17 milioni per la Roma e 32 per il Napoli) e la squadra che ha speso di più rispetto alle uscite è al momento l’Inter con un –35 che probabilmente diminuirà a fine mercato. Anche senza considerare gli introiti delle cessioni, è impressionante notare come Napoli, Roma e Inter assieme abbiano acquistato giocatori per 150 milioni e l’intera Serie A meno la Juventus (che ne ha sì spesi 159 ma incassandone 146) per 344 milioni… ovvero meno delle due di Manchester messe assieme.
Andando a vedere invece l’impatto sui bilanci, tenendo conto anche degli stipendi pluriennali ai giocatori, lo United è arrivato a 375 milioni di maggiori costi, seguito dal City a 370: due volte e mezzo l’attuale passivo della Juventus, più di 3 volte quello dell’Inter, 75 volte più della Roma e in maniera inconfrontabile rispetto al Napoli (perché addirittura attualmente in attivo di 11 milioni, anche se è lecito aspettarsi altri colpi dei partenopei prima di fine mercato).
La Redazione de l'Ultimo Uomo è divisa tra Roma e Milano, ed è composta da una dozzina di ragazzi e ragazze che, generalmente parlando, ti vogliono bene.
Forse nessuna delle due.
Abbiamo parlato con la giovane centrocampista della Sampdoria.
Il momento in cui è diventato un’icona globale.
Un’altra grande prestazione contro il Napoli per uno dei difensori più sottovalutati del campionato.
Una sconfitta che non dovrebbe indurre al catastrofismo.
Contro l’Inter un’altra prestazione deliziosa.