A che punto è la Coppa d’Africa
Dieci domande per continuare a seguire Gabon 2017, ora che è entrata nel vivo.
- La RDC è una candidata credibile?
Andrea
Passano le partite e la squadra di Florent Ibengé sorprende sempre di più. Eppure sono anni che la Repubblica Democratica del Congo cresce in maniera esponenziale, sfruttando in primis l’ascesa di TP Mazembe e Vita Club in campo internazionale. Il tecnico dei Leopardi ha poi trovato un Junior Kabananga decisamente on fire: l’esterno offensivo, attualmente in forza all’Astana, in Gabon non doveva nemmeno esserci, ma oggi è forse il fattore determinante per le fortune di questa nazionale. Non solo, perché oltre Kabananga, là davanti fanno bella mostra due folletti come Mubele e Kebano, vere spine nel fianco delle difese avversarie. Il gruppo mi pare compatto, e tutto può succedere. A Kinshasa saranno pronti per costruire un’eventuale statua ad Ibengé?
Inafferrabile Junior.
Gabriele
Forse vincerla sarebbe troppo. Anche perché la RD Congo affronterà il solido Ghana ai quarti ed eventualmente il Senegal in semifinale (sorry, Camerun). Ibengé è il miglior coach africano in questo momento, ma è davvero chiedere troppo. Un altro piazzamento nelle top 4 sarebbe incoraggiante, sia per chi è rimasto a casa (Yannick Bolasie, assente per infortunio, che esulta dopo il gol alla Costa d’Avorio è un must) sia in ottica futura (la RD Congo si giocherà un posto al Mondiale con la Tunisia in un gruppo già deciso).
Giulio
Definire la RDC una sorpresa è riduttivo. Ibengé ha costruito una squadra vera, ben allenata, capace di mettere in campo la giusta fisicità e mortifera negli spazi. Sottovalutarla, arrivati a questo punto, potrebbe essere un errore fatale, specie vista la vena di Junior Kabananga. In più parliamo di una squadra in cui il numero 10 si chiama Neeskens, di nome. Bisogna essere calcisticamente aridi per non simpatizzare.
Fabrizio
Avete già detto tutto, perciò non mi resta che dedicare un pensiero a Vumi Ley Matampi, che non sta facendo rimpiangere il buon Kidiabe, né in termini di pragmatismo né, come dire, di livello performativo-artistico. La solidità del pacchetto arretrato, nel quale Tisserand si sta distinguendo per concretezza, contribuirà a fare del quarto tra Congo RD e Ghana la gara più equilibrata, forse, insieme a quella tra Senegal e Camerun. E forse stiamo dimenticando che esplosione nell’esplosione, la scalata di Bolingi nelle gerarchie che lo vedono dietro a Mbokani e Bukambu potrebbe essere la raise story della Coppa.
Come mai non è ancora a spaccare porte della Jupiler League?